1. non si apre la porta agli sconosciuti


    Data: 20/01/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: CxMIII, Fonte: RaccontiMilu

    Lo so bene che non è prudente per una donna giovane e sola, aprire la porta ad uno sconosciuto, ma quello era il fattorino del corriere e mi doveva consegnare il pacco che avevo ordinato.
    
    Sono appena rientrata, ho fatto in tempo solo a togliermi le scarpe, che suona il citofono.
    
    Accidenti. ‘Sì, chi è?’
    
    ‘Pacco signora, devo consegnare un pacco.’
    
    Dalla voce deve essere straniero. ‘Va bene’, dico mentre spingo il pulsante per aprire il cancello.
    
    Suona di nuovo.
    
    Che palle, penso. ‘Non si è aperto?’
    
    ‘Sì, è aperto ‘ che piano?’
    
    Già che stupida, ha ragione.
    
    ‘Quinto.’
    
    Il pacco contiene il nuovo aspirapolvere super accessoriato, che ho comprato su Amazon, risparmiando un bel po’ di soldi rispetto al negozio sotto casa dove l’avevo visto.
    
    Accidenti quanto è grosso, penso quando dopo aver aperto la porta di casa lo vedo.
    
    Il termine grosso vale per entrambi, cioè per il pacco, caricato su un carrello blu ed anche per il tizio, che indossa una tuta, dello stesso colore del carrello.
    
    Naturalmente lo faccio entrare, lui sistema lo scatolone a fianco alla porta di casa, sfila il carrello da sotto e mi porge la bolla da firmare.
    
    Mi sono poggiata sullo scatolone per scrivere e gli ho restituito foglio e penna, che lui ha riposto in un piccolo borsello nero legato alla cintura.
    
    Tutto a posto, giusto? Lui se ne va con il carrello ed io chiudo la porta di casa.
    
    Invece no.
    
    Dal borsello ha tirato fuori qualcosa di metallico e lucido e ci ho messo ...
    ... un secondo di troppo per capire di cosa si tratti.
    
    Realizzo di avere una lama di coltello puntata contro il mio viso, nel momento in cui, con un calcetto bene assestato, lui chiude la porta di casa.
    
    Sono sola, con uno sconosciuto, per di più armato di coltello.
    
    Sono sola, con un negro enorme (Flaminia, non si dice negro, perché suona razzista, si dice nero) e penso che sto per svenire dalla paura.
    
    è veramente grosso, no, non parlo del pacco, sarà alto almeno 1,90, con le spalle larghe e sotto la tuta intuisco un torace poderoso, e poi ‘
    
    Avrà in proporzione anche quello?
    
    Accidenti a me, sto per essere violentata da un negrone enorme, che magari dopo mi ucciderà, per evitare che io possa denunciarlo.
    
    Penso che invece di svenire inizierò ad urlare, che fa se urlo? Mi ammazza o scappa?
    
    Non posso saperlo prima e non è certo possibile chiederglielo.
    
    L’espressione del suo volto non sembra cattiva, mi pare quasi di intuire un sorriso sulle sue labbra, però il coltello non depone bene.
    
    Il sorriso si fa più deciso, poi si porta un dito davanti al naso ed alla bocca e mi fa cenno di tacere.
    
    La lama del coltello si abbassa leggermente e mi tocca in mezzo al petto, sento la punta solleticarmi sullo sterno, sulla pelle lasciata scoperta dalla scollatura del vestito verde a fiori che indosso.
    
    Deve essere molto affilata, perché gli è bastato, dopo averla poggiata, farla scendere premendo appena appena, per lasciare un sottile solco rosso.
    
    Vedo una goccia ...
«1234...10»