1. Una foto sbagliata cap. 4 fine


    Data: 10/01/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Jarko, Fonte: Annunci69

    ... vai:”
    
    Dalla porta socchiusa del bagno, Antonio, riusciva a vedere Velia, girata di spalle, intenta a spalmarsi la crema sulle gambe. Entrò piano, senza far rumore con passi leggeri ed arrivato dietro di lei, le mise le mani sugli occhi. ” indovina chi è?” Un attimo di disorientamento ma poi riconobbe subito la voce di Antonio e senza pudore ,visto che era ancora nuda, si girò e scoppiò a ridere abbracciando affettuosamente il suo amico Antonio. “ Ragazzo!!!! Ciao, dammi un bacio ma che ci fai qui?” Antonio aveva le braccia di Velia attorno al collo ed approfittò per sondare la consistenza del culo della sua cara amica appoggiando le sue mani sulle chiappe accoglienti.
    
    “Cara Velia, come stai? Mi ha chiamato Giò per dargli una mano con un certo Giulio” Antonio le raccontò della telefonata di Giò e di come avevano deciso di intervenire a fianco di Velia nell'appuntamento del pomeriggio.
    
    Accidenti, pensava Velia, la giornata era cominciata nel migliore dei modi ma poteva diventare superlativa, lei, l'unica donna in mezzo ai suoi due uomini e a Giulio che chissà quale ruolo sarebbe riuscito ad interpretare.
    
    Nella sua calda mansarda, Giulio, stava riordinando l'ambiente e le idee. Aveva ripensato migliaia di volte all'incontro avuto con Velia, si, si era divertito ma ….. perchè alla fine rimaneva quella nota amara? Perchè non riusciva a percepire quel senso di appagamento che ti fa sentire vivo. Era riuscito ad umiliare una donna, a sottometterla ai suoi voleri ma ...
    ... alla fine gli era rimasto addosso solo il suo sguardo che gli ricordava il disprezzo che lei provava e la poca considerazione che aveva per lui. Si era documentato, navigando nei vari siti specializzati in BDSM, leggendo di Master, di slave, di obbedienza e sottomissione. Alla fine, anche lui, capii che era un gioco comunque consenziente e reciproco, dove ogni parte aveva uno specifico ruolo perchè l'aveva scelto ma soprattutto ci doveva essere una piena fiducia bilaterale. E Velia? Lei non aveva scelto e sicuramente non aveva fiducia in lui, anzi, lo disprezzava.
    
    Alla fine, per Giulio, la parte del “padrone” non era appropriata, non era riuscito a dare piacere ad una donna e, pensandoci bene, non era riuscito a soddisfare nemmeno il suo di piacere. Questa volta si promise di cambiare impostazione del gioco, si sarebbe proposto a Velia in maniera amichevole, si sarebbe anche scusato, se necessario, certo, lei si sarebbe presentata solo per paura che lui divulgasse il video ma questa volta avrebbe chiesto solo una bella trombata tradizionale e le avrebbe giurato che la storia finiva lì. Le tre del pomeriggio si stavano avvicinando.
    
    Velia, Giò e Antonio uscirono di casa diretti all'appartamento di Giulio. Come previsto, per strada, con quel caldo, non incontrarono anima viva, speravano solo che Giulio non li facesse attendere troppo, una volta suonato.
    
    Giulio sentì il campanello, lo fece quasi trasalire immerso com'era nei suoi pensieri, la spavalderia del primo incontro ...
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