1. UNA SCOLARA SPECIALE – LA TERZA LEZIONE – 4


    Data: 10/01/2020, Categorie: Sensazioni Autore: F.P., Fonte: RaccontiMilu

    ... farà un gran bene anche familiarizzare con tutte le pratiche che sono certa, piaceranno a tuo marito, ma che sono ancora inimmaginabili per te e io, stai tranquilla, te le insegnerò. Non sono una psicologa, ma più tu ti addentrerai in questo mondo e più prenderai coscienza della sua importanza per te e la tua tensione, secondo me, si alleggerirà.”
    
    Avevo capito tutto! Lei ora intendeva dirmi che dovevo diventare comunque esperta in tutte quelle pratiche amatorie che non interessavano la mia dispareunia. Pensavo alle mani, alla bocca e a quello che lei diceva che avevo rosa e da baciare: il mio culo. Mi spaventavano i termini che ora usavo anche con me stessa. “Misurati questa. È più bella su di te.”
    
    Mi avvicinai allo specchio e con terrore mi accorsi che, una volta addosso, era sì una mascherina abbastanza coprente ma molto meno della prima.”
    
    “Non aver paura nessuno potrà riconoscerti anche con questa mascherina, ma almeno quella veletta non ti sarà d’impedimento nei movimenti della bocca. Vieni, cominciamo. Lasciati la mascherina.”
    
    Mi riprese l’ansia e con lei anche il grumo acido in gola.
    
    “Ma ci sarà qualcun altro insieme a noi?”
    
    “Vorresti fare esperienza con un succedaneo del cazzo? Nel tuo caso, il surrogato non è indicato. Dai vieni, Forza, andiamo.”
    
    “No, ti prego, non farmi questo.”
    
    Piagnucolai.
    
    “No, per ora no, ma portati la maschera dietro e non preoccuparti, Non c’è niente che ti possa succedere.” Mi fece entrare in una stanza ...
    ... da letto tutta specchi e molto ampia, con una toeletta in un angolo. Anche qui un grande televisore occupava la parete di fronte al letto.
    
    “Ora sdraiati sul letto.”
    
    Mi avvicinai al letto e mi tolsi le scarpe.
    
    “No, lasciati le scarpe. Le scarpe non servono per te ma per appagare la vista degli uomini. Quando le indossi lasciatele guardare portandole anche a letto. Sono un segnale e lascia che gli uomini ti identificano.”
    
    Già, ora ero proprio una puttana!
    
    Era un letto matrimoniale che aveva un unico cuscino in centro e io mi ci coricai sopra.
    
    Accostai la mia immagine su quel letto a quella di me su un sudario funebre; era così che mi sentivo dentro e chissà cosa mi aspettava ancora.
    
    Non me ne ero davvero accorta prima. Anche il soffitto era un immenso specchio che rimandava la mia immagine; rimasi senza parole, osservandomi. Che sporcaccioni gli uomini! A loro piaceva vedersi mentre…… Lei andò alla toeletta, prese una serie di oggetti, poi si sedette sulla sponda del letto accanto a me, e posò quelle cose sotto i miei occhi.
    
    “Questi sono dei dildo; il tuo obiettivo è quello grande, ma per ora è troppo impegnativo. È per questo che inizierai da quello più piccolo e, man mano che ti abituerai, passerai in successione a quelli più grandi. Ce ne sono anche altri che sono impreziositi da pietre preziose incastonate sul disco di ritegno, come questo. Come vedi ha un bel rubino e lo puoi utilizzare anche come un gioiello per impreziosire la tua persona ...
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