1. Lady Lilith


    Data: 09/01/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: Charmel_Roses, Fonte: RaccontiMilu

    ... senza opporre resistenza, soggiogato dal suo sguardo vigile che mi scrutava studiando le mie reazioni, come se volesse indagare i moti del mio animo mentre si abbandonava al giogo lascivo del suo piede.
    
    ‘Esigo sempre la resa incondizionata da parte dei miei amanti. Amo sentirli docili e inermi, pronti a farsi plasmare piegandosi alle mie voglie’.
    
    ‘E’ ciò che avrai da me’ le risposi, mentre il suo tacco percorreva il mio volto.
    
    ‘Lo so, non ho alcun dubbio al riguardo’.
    
    Denudai il suo piede con gesti lenti, religiosamente, accarezzandolo attraverso le calze scure che lo fasciavano, lei lo poggiò sul mio viso, godendo del mio respiro che le solleticava delicatamente la pianta. Poi mi spinse giù e salì sul mio petto, osservando dall’alto la mia resa, prima di tornare a cercare le mie labbra già pronte a schiudersi e ad accogliere le sue dita.
    
    Questa volta il piede di Lilith calcò con maggiore intensità il mio volto, costringendomi a respirare solo l’aria filtrata dal profumo della sua pelle che serbava ancora il sapore del cuoio delle scarpe. Attesi a lungo, soccombendo in quella soffice carezza, finché lei non si sfilò la calza e la infilò nella mia bocca, che implorava incessantemente il suo sapore.
    
    Sentii il delicato aroma dei suoi piedi pervadermi, soffocandomi dolcemente attraverso il nylon delle sue calze, mentre lei armeggiava con i miei pantaloni per tirare fuori il mio sesso turgido di desiderio. Lo leccò sulla punta, con movimenti circolari, cominciò ...
    ... a succhiarlo, ad avvolgerlo col calore della propria bocca, stringendolo in quell’umido abbraccio, fino a sentirlo sussultare e fremere per il piacere che mi procuravano le carezze della sua lingua, un piacere che lasciò sospeso, tornando ad ergersi su di me, per solcare il mio corpo con la grazia elegante dei suoi passi che sapevano essere lievi e decisi al tempo stesso, donandomi l’estasi e il tormento di una danza suadente che rapiva i miei sensi lasciandoli insoddisfatti, protesi verso quel Paradiso che potevo contemplare nei suoi occhi.
    
    ‘Il tuo respiro mi appartiene’ sussurrò Lilith.
    
    Le sue parole mi giunsero come una dolce condanna a cui non potevo, né volevo sottrarmi, un destino che io stesso avevo a lungo agognato.
    
    Lilith lesse la resa nel mio sguardo adorante e sfregò a lungo e insistentemente il piede sul mio viso, prendendosi gioco dei miei baci che invano cercavano di ghermirla, facendo sì che il mio desiderio continuasse a crescere fino a rendermi folle, prima di decidersi a liberare la mia bocca dalla calza per riempirla con la punta del piede, forzandola più che poteva per costringermi a succhiarla. Il mio corpo cedeva docilmente ad ogni suo attacco e si arrese ancora, senza remore, al suo volere, grato di potersi sottomettere ai capricci e alle prepotenze dei piedi della sua signora.
    
    Simile a una Dea, Lilith splendeva luminosa, sovrastandomi. Tirò su i capelli e li raccolse dietro la nuca, lasciandomi contemplare la bellezza dei suoi lineamenti e ...