1. Lady Lilith


    Data: 09/01/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: Charmel_Roses, Fonte: RaccontiMilu

    ... Il mio è Lilith’.
    
    I suoi occhi si posarono su di me, godendo per alcuni istanti dello spettacolo del mio stupore. Infine afferrò per un lembo il tovagliolo che riposava sulle sue gambe e lo lasciò ricadere al suolo, invitandomi con un cenno a raccoglierlo per lei. Quando mi chinai e mi ebbe in ginocchio, ai suoi piedi, la punta della sua scarpa mi sfiorò brevemente il viso e scivolò sotto il mio mento, sorreggendolo. Solo allora potei osservare con maggiore attenzione la copertina del libro che stava leggendo e riconobbi in esso un manoscritto che avevo fatto rilegare, diversi anni prima, per proporlo ad alcune case editrici perché lo pubblicassero. Era il mio primo romanzo, di cui nessuno conosceva l’esistenza, si trattava di un lavoro che in seguito avevo deciso di abbandonare, condannandolo all’oblio, ritenendo che la storia narrata fosse troppo forte e a tratti quasi imbarazzante, per le bizzarre fantasie che si agitavano in quelle pagine. Dopo quel primo esperimento, avevo preferito dedicarmi a cose del tutto diverse, con le quali ero riuscito a guadagnarmi un discreto successo, certo che, del manoscritto di ‘Respiro’, nessuno avrebbe mai saputo nulla.
    
    ‘Spesso ti ho immaginato così mentre leggevo il tuo libro’.
    
    ‘Nessun altro oltre te sa della sua esistenza’.
    
    ‘Ti preoccupa che io sia a conoscenza del tuo segreto?’.
    
    ‘E’ strano’.
    
    ‘Cosa ci trovi di così strano?’.
    
    ‘La casualità di questo incontro’.
    
    ‘Nulla avviene per caso’.
    
    ‘Se non è stato il caso ...
    ... allora”.
    
    ‘Il tuo libro mi è sembrato interessante. Tu saprai essere altrettanto?’ disse, invitandomi a seguirla.
    
    Il suono dei suoi tacchi mi guidò lungo le stradine del centro, la seguii ammirando le sue gambe e la rotondità dei suoi fianchi, passi felini che mi ammaliavano e facevano di me la sua preda, finché non raggiungemmo il suo appartamento e, nella penombra delle imposte semichiuse che facevano filtrare solo pochi raggi di sole, mi ritrovai in balia del suo fascino.
    
    La realtà sembrò fondersi col sogno mentre la osservavo, seduta sul divano, con le gambe accavallate, elegante e altera come una divinità da adorare. Era una regina, e attendeva che il suo vassallo le rendesse omaggio, che si offrisse a lei, prostrandosi al suo cospetto per soddisfare ogni suo desiderio.
    
    Mi inginocchiai, eseguendo l’ordine che mi sussurrava il suo sorriso divertito e compiaciuto. Feci scivolare la mano lungo il suo ginocchio e dietro il polpaccio. Attraverso la sottile calza velata, potevo sentire il tepore della sua pelle morbida e indugiai nella lenta carezza con cui raggiunsi la caviglia.
    
    Sollevandole il piede cercai ancora il sorriso del suo sguardo, leggendo in esso la sua impaziente attesa. Lilith mi sfiorò di nuovo con la punta della scarpa e indugiò sulle mie labbra, esigendo il tributo della mia devozione.
    
    ‘L’attesa è un piacere sottile, dev’essere coltivata sapientemente’ disse, insinuando la punta lucida della scarpa nella mia bocca.
    
    Lasciai che mi penetrasse ...