1. Lady Lilith


    Data: 09/01/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: Charmel_Roses, Fonte: RaccontiMilu

    L’aria acerba di marzo ricopriva con un bacio umido le strade del centro, il sole aveva una luce tagliente, un riflesso abbagliante sul ciottolato rendeva i miei passi incerti. Era il classico bluff primaverile, un tepore improvviso che poi ripiegava su se stesso, l’inverno sembrava ritrarsi come un’onda e, allo stesso modo, poi, si sarebbe nuovamente abbattuto sulla città, soffocando tutto in una morsa insopportabile dopo quel primo assaggio di primavera.
    
    Raggiunsi la piazza in cui si sarebbe tenuta la fiera del libro per curiosare un po’ in giro e dare un’occhiata allo stand della casa editrice con la quale avevo pubblicato il mio libro, ma quando arrivai, trovai tutto chiuso e decisi di entrare nel primo caffè che mi capitò davanti per ingannare il tempo durante la mezz’ora che mancava all’orario di apertura.
    
    Non c’era quasi nessuno in quella domenica assonnata, solo una donna, immersa nella lettura di un vecchio libro dalla copertina rossa, consunta dal tempo. Sedeva in un angolo in fondo al locale e gocce di sole l’avvolgevano in un tenue chiaroscuro dai colori morbidi e luminosi.
    
    Ordinai un caffè e andai a sedermi al tavolo accanto al suo, trovando una strana familiarità nel suo volto e nei lunghi capelli ramati che morbidamente si adagiavano sul nudo candore delle sue spalle. Ero certo di averla già vista, forse a qualche fiera del libro, così cominciai a spiare i suoi lineamenti, cercando di incrociare il suo sguardo per avere una conferma, ma lei continuava ...
    ... a fissare le pagine ingiallite del suo libro senza accorgersi di me.
    
    Poco dopo la cameriera, una ragazzina nervosa, che mal celava il fastidio che le causava la presenza di avventori così presto la domenica mattina, mi portò il caffè ed io sperai che quella donna misteriosa alzasse lo sguardo, anche solo per un istante, per pura curiosità, ma non fu così ed io non potei far altro che continuare a sbirciare nella sua direzione, cercando di decifrare quello strano enigma.
    
    Dopo un po’ mi ritrovai a seguire il movimento del suo piede, era quasi ipnotico il modo in cui lo dondolava accarezzando l’aria, mi sentii soggiogato da quella silenziosa danza, immaginando la sensualità racchiusa nella pelle lucida delle sue decolté nere.
    
    Notai a un tratto che il suo tallone accennava di tanto in tanto a voler uscire dalla scarpa e, attraverso la sottile calza, potei intuire il tenue rossore che colorava la sua pelle morbida e levigata. La sua rotondità era incantevole, al punto da farmi provare un desiderio irresistibile di chinarmi a baciarla, bramando il tepore dei suoi piccoli piedi.
    
    ‘Non mi sembra il caso di farlo qui, non credi?’ disse, come se fosse riuscita a leggere i miei pensieri, o forse era stato semplicemente il mio sguardo, fin troppo esplicito, a farle intuire i miei desideri.
    
    Cercai di ricompormi e azzardai un sorriso, tendendo la mano per presentarmi, ma lei sembrò non badarci e indugiò in un silenzio che mi parve interminabile.
    
    ‘Conosco già il tuo nome. ...
«1234»