1. Ristorante Cinese


    Data: 07/01/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: Drew, Fonte: RaccontiMilu

    ... così liberatoria quanto autolesionista. In quel caos metropolitano il mio pensiero andò a Mei. Il luogo del nostro incontro non era molto distante dalla stazione, conoscevo l’indirizzo, si trattava di una via vicina a Piazza Vittorio Emanuele, ‘quale posto migliore per un ristorante cinese a Roma?!’ pensai. Guardai l’orologio: le 15.15, data la vicinanza sarebbe stato troppo presto per recarmi sul posto, ma anche troppo tardi per tornare a casa e cambiarmi, così decisi di ammazzare il tempo facendo una passeggiata per le vie del centro.
    
    Camminando con i piedi sull’asfalto e la testa fra le nuvole, arrivai rapidamente a Piazza Venezia, di lì imboccai via del Corso. Facendomi strada tra le migliaia di turisti che affollavano le strade, mille pensieri affollavano la mia testa, mentre scrutavo le vetrine dei molti negozi che costeggiavano il viale. Pensai che in fondo Mei era stata molto gentile e che avrei dovuto farle un regalo se mi avessero assunto per quel lavoro. Ignorando totalmente i gusti della ragazza e visto il mio scarso interesse per la moda non sapevo dove andare a parare, ma caparbio entrai in qualche negozio di abbigliamento per farmi un’idea. Nonostante le mie buone intenzioni, però, non ci misi molto a mollare la spugna: purtroppo ogni cosa che mi sembrava poter starle bene addosso era ben al di sopra delle mie finanze, mi sentì un po’ sconfitto e umiliato, chissà forse con i soldi che sarei riuscito a guadagnare con quel lavoretto mi sarei potuto permettere, ...
    ... in futuro, di comprarle qualcosa di carino, magari avrei anche potuto chiederle di uscire. Guardai di nuovo l’orologio: si stava facendo tardi, meglio incamminarsi.
    
    Riuscì ad arrivare all’appuntamento in perfetto orario. Mei era già là, sulla soglia del ristorante intenta a fumarsi una sigaretta con il cellulare in mano e le cuffie nelle orecchie. La cinesina portava i capelli legati, Ray Ban davanti agli occhi, indossava una camicetta bianca che lasciava la sua pancia perfettamente piatta alla luce del sole, sopra di essa un cardigan leggero di colore scuro, blue jeans e ballerine nere ai piedi. Appena la vidi immaginai di spogliarla con gli occhi, lei, nella sua estrema semplicità mi sembrava elegante e bellissima, non riuscivo a capire come avevo fatto a non notare quella ragazza ai tempi del liceo.
    
    Mei distolse lo sguardo dal suo telefono, sorrise e mi salutò calorosamente.
    
    – Ciao Silvio, sono molto contenta che tu sia venuto, come stai? ‘ disse lei.
    
    – Tutto bene’ stai molto bene vestita così! ‘ le feci io un po’ imbarazzato.
    
    – Grazie! Sei molto carino’ – rispose un po’ sorpresa per il mio complimento e un po’ rossa in volto.
    
    – Allora sono quasi le sette’ che ne dici di entrare così ti spiego tutto? ‘ disse gettando la sigaretta, ormai finita, in terra e spegnendola con la suola delle sue scarpe.
    
    Io le feci cenno di sì con la testa e la seguì all’interno del locale. Il ristorante non era molto grande, ma mi sembrò abbastanza grazioso e accogliente, a ...
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