1. Ristorante Cinese


    Data: 07/01/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: Drew, Fonte: RaccontiMilu

    ... in mano nell’attesa di trovare un impiego migliore. Cercando di non sembrare così disperato, come in effetti ero, accettai la sua offerta, lei mi lasciò il suo numero, dicendo che ne avrebbe parlato a casa e che mi avrebbe ricontattato nei giorni seguenti.
    
    Aprì l’armadio e scelsi un abbigliamento casual: jeans grigi, camicia e un giacchettino da mezza stagione, presi un caffè e uscì di casa diretto alla fermata dell’auto. Quella mattina sarei dovuto andare ad un colloquio per un lavoro da bibliotecario. Mentre aspettavo l’autobus ripensai all’offerta di Mei, erano passati giorni ma non mi aveva contattato, tanto meglio pensai, in fondo sarebbe un tantinello umiliante per un ragazzo italiano e laureato trovarsi a fare da sguattero in un ristorantino cinese per uno stipendio da fame. Tuttavia Mei era proprio una bella ragazza e mi resi conto che un po’ mi piaceva, quasi quasi dopo il colloquio la invito ad uscire pensai.
    
    13.30 ora di pranzo. L’incontro per quel lavoro da bibliotecario non era stato così entusiasmante: ‘lei non ha mai lavorato? No.. beh le faremo sapere’. Che senso ha rispondere così quando si potrebbe semplicemente dire di no grazie?! Mentre facevo la fila al Mcdonald della stazione Termini, con poco appetito, le tasche semivuote e ansioso di prendere l’autobus per tornare a casa per fuggire da quella città e da quel mondo così spietato sentì un trillo provenire dal mio cellulare. Aprì Whatsapp distrattamente e lessi:
    
    – Ciao Silvio! Sono Mei’ Scusami ...
    ... se non ti ho scritto prima ma ho avuto da fare con l’università’ Allora ho parlato a casa e per loro va bene!!!  Se accetterei ti spiegherò tutto quanto io a voce.. fammi sapere!! Nel caso, l’indirizzo lo sai Ci vediamo lì davanti al ristorante per le 6.30′ baci!  –
    
    Il suo messaggio mi colse di sorpresa, ormai non mi aspettavo più mi contattasse. Lo rilessi diverse volte come se quella semplice risposta dovesse essere la scelta più importante della mia vita. Dentro di me sentivo un inspiegabile senso di ansia e agitazione, avevo già deciso che non mi sarei abbassato a tanto, eppure ero lì col telefono in mano incerto su cosa avessi dovuto rispondere, dentro di me il caos.
    
    Seduto al tavolino del Mc, con un cheesburger davanti ancora integro fissavo il tabellone che segna gli orari dei treni e le migliaia di pendolari e turisti che ogni giorno circolano in quella grande arteria metropolitana, a me, da quella posizione sopraelevata, sembravano tante formiche che scappano all’impazzata dopo che qualche bambino pestifero ha acceso del fuoco sul formicaio. All’improvviso presi una decisione:
    
    – Ok va bene!  ci vediamo più tardi! ‘
    
    In fondo non avevo nulla da perdere pensai’ ma forse mi sbagliavo.
    
    Mentre scrutavo il continuo via vai di autobus e taxi appena fuori la stazione pensavo a quello che mi avrebbe aspettato poche ore più tardi. Mi accesi una sigaretta e aspirai profondamente, mi piace la malsana sensazione del fumo che penetra nei polmoni, una sensazione ...
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