1. Violenza


    Data: 29/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: SatiroeMilf, Fonte: Annunci69

    ... panca!-.
    
    Gettò quindi la cicca nel water, tirò lo sciacquone e nudo, vestito di un solo telo che gli cingeva i fianchi, si diresse verso la sauna.
    
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    La sala era in penombra, satura di un vapore così denso che non permetteva di vedere a un palmo dal naso. A Val pareva di essere solo, ma non ne era sicuro. A passo lento, procedette verso la panca in fondo e si accomodò, aguzzando la vista alla ricerca, nella semi oscurità, della presenza di qualcun altro.
    
    L’erba gli era ormai entrata in circolo, donandogli un gran senso di rilassatezza, amplificato dal vapore caldo che lo avvolgeva. Si sentiva come sospeso nel tempo e nello spazio, e davvero non gliene fregava più un cazzo se dentro ci fosse o no qualcun altro. Si portò una mano al pacco, da sopra al telo, e prese a massaggiarlo delicatamente.
    
    Il cazzo prese ben presto vigore, irrigidendosi, e lui stava quasi per liberarlo del telo che lo costringeva, quando una mano gli si posò sulla coscia, facendolo trasalire.
    
    Disserrò gli occhi e notò, con disgusto, che era la mano di zazzera rossa, che gli si era seduto affianco.
    
    -Lo dicevo io, che quei due erano froci!- pensò tra sé. Poi, liberando il suo cazzo dalla stretta ed aprendo leggermente le cosce, chiuse gli occhi, immaginando che a toccarlo fosse quella gnocca della palestra, lì, al cardio-fitness.
    
    Zazzera rossa notò il segnale implicito di Val, e le sue carezze si fecero più audaci.
    
    La sua mano prese a massaggiargli l’interno coscia, per risalire ...
    ... fin su ai coglioni, che tastò con voluttà per poi afferrargli il cazzo nel pugno, slacciando il telo che lo ricopriva.
    
    Quando iniziò a segarlo con rara maestria, Val pensò che l’amico ci sapeva proprio fare, e che sarebbe stato un peccato interromperlo. Si diede pertanto da fare per agevolare l’operazione, spingendo il bacino in avanti ed offrendo il cazzo alla sua mercé.
    
    Zazzera-rossa si fece allora più ardito; si sistemò tra le sue cosce e stringendogli le palle e il cazzo in una morsa decisa, prese a leccarlo delicatamente in punta.
    
    Val immaginò che ci fosse cardio-fitness, lì, tra le sue gambe, e quando sentì il cazzo avvolto da un abbraccio di fuoco fatto di lingua e saliva, s’immaginò distintamente la testa di cardio-fitness affondare fino all’inguine, con quel codino che, arrogante, le spuntava dalla nuca.
    
    Intanto quella bocca che lo avviluppava aveva preso a succhiare voracemente, portandolo pericolosamente vicino all’orgasmo quando si sentì una cosa viscida, dall’odore pungente, posarsi sulla sua faccia, ed avvicinarsi alle labbra.
    
    D’istinto aprì gli occhi e scorse pelle-abbronzata che gli stava puntando la cappella alle labbra. Fece per scostarsi, nauseato, ma quello lo bloccò prendendolo per i capelli, spingendo la testa al suo cazzo.
    
    -Ascoltami bene, bello. Adesso o apri quella boccuccia di rose che ti ritrovi, e mi ci fai piantare il cazzo dentro, oppure il mio amico con un morso te lo stacca di netto-. E mentre questi parlava, zazzera-rossa aveva ...