1. Matrimonio per interesse


    Data: 21/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Autore: emozioniforti2018, Fonte: RaccontiMilu

    ... forte’Dai che quasi ci sono. Dai’ ‘
    
    Il culo di Assunta era esposto senza segreti. Strisce di sangue e vecchie cicatrici erano in bella vista.
    
    Quando Filippo si fermò Assunta si sollevò e, ancora in ginocchio, attirò Filippo a se gli abbassò i pantaloni del pigiama e inghiottì il suo affare con furia e lo portò all’orgasmo.
    
    Scappò in camera sua inorridita. Che razza di famiglia è questa’ E la suocera che si faceva frustare a sangue’. E quell’atto contro natura con il figlio’ Allora era vero quello che si diceva in paese che nella famiglia c’era un ramo di pazzia.
    
    Frastornata ripensò anche alla sua reazione alle frustate, ricordò che volta aveva sentito dire che c’erano persone che godevano in quel modo. Non ci aveva creduto. Ma ora?
    
    Dormì sonni agitati.
    
    Come sempre il giorno dopo tutto riprese nella più assoluta normalità e Maddalena si preparò a ricevere la prossima visita della suocera.
    
    Un pomeriggio la stava cercando perché dovevano uscire per fare compere e non trovandola entrò in camera sua. Era lì, nuda dalla cintola in giù.
    
    ‘Dai entra.’ Le disse ‘Non ci formalizziamo fra noi.’ Lo sguardo le cadde sulle natiche. Erano solcate da infinite cicatrici. Non riuscì a trattenersi e le sfiorò con la mano.
    
    ‘Stai guardando le mie cicatrici. Belle vero?’
    
    Maddalena era come ipnotizzata.
    
    ‘Dai non fare così. Lo so che l’altra sera mi hai spiato.’ Maddalena fu presa dal panico.
    
    ‘Sì mi piace. Da sempre. Quando ero piccola ero una serva e le serve ...
    ... allora le frustavano. Dopo le prime volte mi sono accorta che mi piaceva. Ho messo a frutto questa mia qualità e sono riuscita a farmi sposare da un Landolfi. Anche a te piace. L’ho capito dalla prima volta che ti ho visto.’ Maddalena provò a negare ‘Non dire di no perché ti ho visto. L’altra sera ti sei bagnata fra le gambe.’ Maddalena arrossì.
    
    Assunta la tirò a se.
    
    ‘Vedrai che non è così terribile. Farò venire anche a te cicatrici come le mie.’
    
    Maddalena rabbrividì, non capì se di paura o di piacere.
    
    Maddalena passò alcuni giorni frastornata poi una sera mentre si preparava per la notte fu avvertita da Marta che donna Assunta la voleva in camera sua.
    
    Quando entro nella sua stanza Assunta era ai piedi del letto in camicia da notte.
    
    ‘Vieni cara’ le disse in tono amichevole. ‘Non abbiamo più bisogno di fare sceneggiate.’
    
    Maddalena capì, si sfilò la camicia da notte e si inginocchiò al lato del letto.
    
    Il frustino le percorse la schiena poi scivolò nel solco delle natiche. ‘Apri un po’ le gambe’ sì così.’ Partì il primo colpo poi un altro. Maddalena perse il conto, si concentrò sul suo basso ventre fino a che fu scossa dai brividi.
    
    Assunta si buttò sul letto accanto a lei, si sollevò la camicia da notte. Maddalena vide la sua figa luccicante davanti a lei, ne sentì l’odore. ‘Ora fai felice anche me!’ Le disse portandole la testa fra le gambe.
    
    Maddalena non aveva mai neanche immaginato che un giorno si sarebbe ritrovata a baciare la figa di un’altra ...