1. Manuela e la sua amica universitaria


    Data: 13/12/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    Era da tempo che la vedevo ed era eccezionalmente bella ma avevo notato insieme ai miei colleghi di facoltà che quella ragazza dava confidenza solo a poche persone; coloro che provenivano da fuori città erano esclusi dalla sua cerchia. Era evidentissimo che era classista evitando tutti quelli che non appartenevano ad un giro sociale di famiglie benestanti che vivevano in un quartiere non lontano dalla facoltà dove le ville ed i palazzi dell’alta borghesia abbondavano.
    
    Che fosse la ragazza dei desideri di molti lo sapevano tutti. Le ragazze meno dotate e quelle che erano politicizzate non la vedevano di buon occhio e l’epiteto più comune per identificarla era ‘stronza’.
    
    I suoi abiti erano sempre di alta moda, pettinatura impeccabile trattenuta da un ferma capelli, scarpe e calze da ragazza alla moda senza eccessi. Occhiali sempre diversi portati come accessorio.
    
    Il suo corpo non lo esponeva tanto ma si vedeva che era ben fatta e lo curava bene. Era un angelo, penso che avesse circa diciannove anni.
    
    Il suo fidanzato aveva i capelli chiari ed anche lui sia dal comportamento, sia dagli abiti apparteneva all’alta borghesia della città. Molto spesso veniva al termine delle lezioni a prenderla in auto facendoci morire perché era una Porche di colore bianco con il tetto apribile.
    
    Eravamo d’accordo che ad un ragazzo così come si poteva resistere?
    
    Il nome della ragazza era Manuela e scoprimmo per caso che aveva confidenza con un assistente di matematica che le ...
    ... permetteva di andare a trovare gli insegnanti nelle loro studi. Naturalmente si diceva che la desse agli insegnanti per passare gli esami e così tante altre cose dovute all’invidia ed anche al fatto che il comportamento era da stronza. Nell’aspettare l’ingresso alle lezioni dimostrava a tutti noi quale fosse la sua superiorità ma era un comportamento alla pari dei suoi amici e delle sue amiche con cui faceva cerchia e studiava, guardandoci quasi schifata e comunque non considerandoci per niente.
    
    Gli esami, guarda caso, li passava tutti, nessuno escluso, con il massimo dei voti con domande ed argomenti vergognosamente facili.
    
    Era chiara l’invidia che avevamo verso di lei. La falsità delle sue parole era ben nota anche se qualcuno dei ragazzi che non la conosceva bene tentava un approccio e ne rimaneva scottato.
    
    La dea fortuna un giorno volle che fossi seduto a studiare nella sala lettura dell’istituto della mia facoltà.
    
    Io andavo spesso in quella sala per il silenzio e d’estate per l’aria condizionata. Al sud dell’isola dove abito c’è veramente caldo d’estate e stare a casa a studiare è veramente faticoso e somiglia ad una sauna prolungata.
    
    All’improvviso sento una voce dolce che attira la mia attenzione; era Manuela che parlava con una delle sue amiche fighe. Sollevo per un attimo lo sguardo dai libri e la vedo lì anche lei a studiare.
    
    Non avevo fatto caso a lei e neanche al suo ingresso in quell’ambiente quindi non so da quanto fosse lì.
    
    Mi meravigliò molto il ...
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