1. Wagon Lit


    Data: 06/12/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... evidentemente capivano la lingua o avevano compreso la situazione dalla mimica, saltarono a terra e si misero a cercare sotto i loro materassi.
    
    Le ridotte dimensioni dello scompartimento purtroppo non potevano che portare ad una sola conclusione: la borsa non c’era, qualcuno doveva aver sottratta mentre tutti dormivano.
    
    “E ora?”, domandò Noemi, con gli occhi inumiditi dalla disperazione e le braccia serrate attorno al copro, come per proteggersi.
    
    “Quando scenderà conviene fare denuncia di quanto ha smarrito – spiegò il controllore – Per quanto riguarda noi, sono obbligato a darle una sanzione”.
    
    L’uomo estrasse un blocco di carta dalla valigia borsello in pelle che portava al collo e fece scattare una penna a sfera.
    
    “Un documento, prego”, chiese.
    
    Noemi spalancò gli occhi: “Non ho documenti, era tutto nella borsa!”.
    
    L’uomo scosse la testa e fece una smorfia, come se avesse davanti una bambina dura di comprendonio
    
    “Se non ha documenti, o si rifiuta di esibirli, eleverò la contravvenzione basandomi sui dati che lei mi darà, ma la avviso che sarò costretto a farla scendere a terra alla prossima stazione”.
    
    “Come scendere a terra alla prossima stazione? Non vede in che stato sono? Dove siamo?”.
    
    “La prossima stazione è Ascoli – rispose il controllore imperturbabile – Purtroppo lo stato in cui si trova lei non è un problema mio. Dovessi far viaggiare gratis tutti quelli che dicono di aver smarrito i documenti la compagnia andrebbe in rovina, e già si ...
    ... sta andando per altri motivi”.
    
    “Ma suvvia, è evidente che la mia storia è vera! Secondo lei sono salita sul treno in biancheria intima?”, protestò animatamente Noemi.
    
    “Io non sto facendo un processo a nessuno. Lei non ha il biglietto, io le devo fare la multa e accompagnarla a scendere. Quello che è successo non è un mio problema, io non mi occupo di sicurezza”.
    
    Intervenne la signora: “Signore, è inutile che discutiamo. Lei faccia il suo lavoro, troveremo una soluzione”.
    
    Rivolse a Noemi un sorriso materno e la ragazza si sentì subito rincuorata.
    
    Non sapeva come, ma la donna forse avrebbe trovato una soluzione.
    
    “Allora, sono settantaquattro euro di biglietto, più sanzione, più spese accessorie…”, l’uomo scribacchiò velocemente sul modulo ristampato, aggiunse le generalità che Noemi declamò e le porse la contravvenzione.
    
    “E’ del novantaquattro, signorina….come mia figlia”, commentò.
    
    La ragazza osservò il foglietto come fosse uno scorpione pronto a morderla.
    
    “Io non so come pagare, glielo ha appena detto”, obiettò.
    
    L’uomo alzò le spalle: “Io le ho notificato la sanzione; entro la prossima fermata, che sarà tra un’ora e venti, lei ha la possibilità di pagare, in difetto io sarò costretto a farla scendere. Anche con l’aiuto della forza pubblica se è necessario”.
    
    Noemi si sentì invadere dal terrore.
    
    Cosa le sarebbe successo, abbandonata in una stazione del centro Italia, senza un euro, senza un telefono e per di più anche senza vestiti?
    
    Uno dei ...
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