1. Wagon Lit


    Data: 06/12/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... proseguì Barbara – Mi rendo conto che è inusuale, ma è l’unico che mi venga in mente”.
    
    La donna abbassò leggermente il tono della voce, facendo intendere che le prossime parole dovevano rimanere confidenziali: “Approfitto del fatto che i miei figli non capiscono l’italiano per essere molto franca con lei. Io sono preoccupata per loro, perché temo che soffrano un certo ritardo sessuale”.
    
    Noemi la guardò stupita, domandandosi come quella cosa entraasse in gioco in quel momento.
    
    “Alla loro età, tutti i loro coetanei hanno già avuto esperienze di sesso loro invece no, e credo di non sbagliarmi se dico che possono a piacere a una donna, confermi?”.
    
    Noemi lanciò una rapida occhiata a ciascuno dei gemelli (sarebbe bastato guardarne uno, rigore) e confermò.
    
    Certo, non avrebbero mai riscosso il suo interesse, ma obiettivamente non potevano definire dei brutti ragazzi.
    
    “Io voglio fare con loro quello che mio nonno fece con mio padre: pagare una donna affinché vada a letto con loro”.
    
    “Non mi sognerei mai di pagare una prostituta per i miei figli, lo troverei squallido. Ma lei ha una fidanzato, è una ragazza normale, e poco fa ha detto che i miei figli non sono brutti. Lo veda come un incoraggiamento a farsi piacere i miei figli un po’ di più di quanto non le piacciano già ora”.
    
    Noemi era esterrefatta, quella proposta le giungeva del tutto inaspettato, soprattutto da una donna come Barbara.
    
    “Ovviamente io non la voglio forzare a fare nulla, lei è libera di ...
    ... rifiutare la mia proposta e cercare qualcun altro che in questo scompartimento le dia centosettanta euro entro un’ora e qualche minuto. Mi permetto di dubitare, però, che qualcuno sia così magnanimo da regalarle una cifra del genere in cambio di nulla, soprattutto se si presenta biancheria intima e con un corpo così sexy”.
    
    Noemi riflettè sulle parole della donna.
    
    Quante possibilità aveva, nel cuore della notte e su un treno, di trovare qualcuno che le desse una cifra del genere in cambio di nulla?
    
    A meno che non avesse incontrato un conoscente – e le probabilità erano minime – praticamente nessuna.
    
    Si parlava, a questo punto, di venire a patti con la sua coscienza.
    
    Lo avrebbe detto al suo ragazzo? Sicuramente no. Era una persona intelligente e la situazione in cui lei in quel momento si trovava era estrema, ma non era il caso di saggiare quanto avrebbe saputo essre tollerante.
    
    Come aveva detto Barbara, bisognava essere pratiche.
    
    Avrebbe fatto quello che doveva, sarebbe andata a casa e si sarebbe fatta una doccia.
    
    Dopo un sonnellino fosse quel ricordo sarebbe stato un po’ lontano e il tempo sarebbe venuta a patti anche.
    
    Aveva ragione: non aveva alternative. Era stato senz’altro peggio quella volta che, circa due anni prima, era stata a letto con un suo insegnante per superare un esame.
    
    In quel caso l’alternativa ci sarebbe stata- cioè studiare – mentre ora non avrebbe potuto fare diversamente.
    
    “Sì, va bene” disse con lo sguardo basso.
    
    Barbara ...
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