1. Buio rimpianto


    Data: 04/12/2019, Categorie: Etero Autore: Mr Gwyn, Fonte: EroticiRacconti

    ... lezione del prof Cannella, non l’avevo più vista con nessuno, certo parlava anche con altri, ma per lo più era sola, non c’erano uomini della sua età che potessero tenerle testa, era troppo avanti per tutti noi.
    
    Prima di Natale, i nostri incontri si diradarono, poi un giorno mi diede appuntamento tramite un biglietto fattomi recapitare da un bidello, c’incontrammo fuori dell’università, erano le otto e pensai che non eravamo mai usciti di sera, era buio già da più di due ore, avevo studiato per tutto il pomeriggio, poi avevo inforcato la bicicletta e l’avevo raggiunta in un locale, mangiammo qualcosa, poi mi disse che i suoi erano partiti per cercare di sistemare i loro problemi, che quindi era sola in casa e voleva che andassi da lei, telefonai a Lino e gli chiesi di reggermi il gioco con i miei, poi telefonai a casa e avvertii che avrei dormito dal mio amico.
    
    Abitava non distante dall’università, era un appartamento al secondo piano di una palazzina senza portiere, il che mi tranquillizzò sulle voci che sarebbero potute nascere se ci avessero visti insieme.
    
    Salimmo senza fare rumore, entrammo e ci dirigemmo subito nella sua stanza, ci spogliammo. Era bella, i capelli neri a baschetto, il corpo magro e flessuoso come un giunco, la pelle scura, il ventre ...
    ... piatto. Facemmo l’amore, non era la prima volta, me ne resi conto, per me si, ma questa volta non disse nulla, prima di andarmene mi baciò e mi sorrise.
    
    Fu l’ultima volta che la vidi, qualche giorno più tardi mi recapitarono una sua lettera. Mi spiegava che era partita per la Francia, che i suoi non potevano più stare in Italia, a Marsiglia aveva uno zio che li poteva aiutare.
    
    Era stata felice di avere fatto l’amore con me e mi riteneva un marito ideale, ma lei non era fatta per il matrimonio, altrimenti non sarebbe mai partita.
    
    Terminai gli studi tre anni più tardi, il Regime stava entrando nel suo periodo più buio, io stesso non compresi diverse scelte, nonostante tutto, partii come ufficiale per l’Africa, combattei per tre anni, poi fui fatto prigioniero, dopo la guerra fui liberato, cercai di rintracciare Eva, senza successo.
    
    A Marsiglia, una signora disse di riconoscere nella foto che le mostravo, la signora Bolì, ormai a Parigi con la sua famiglia.
    
    A me piace pensare che quella signora si sia sbagliata, che Eva sia rimasta libera come una rondine, ma forse arriva per tutti il momento di fare i conti col proprio tempo.
    
    Ancora oggi, quando di notte mi capita di guardare le stelle, Eva mi torna in mente, come un buio rimpianto.
    
    virgil.oldman@libero.it 
«1234»