1. Buio rimpianto


    Data: 04/12/2019, Categorie: Etero Autore: Mr Gwyn, Fonte: EroticiRacconti

    ... incondizionatamente, mio padre non era fascista, ma col tempo si era piuttosto ammorbidito, le cose andavano e lui era soddisfatto.
    
    Io invece, ero stato fin d’adolescente un fervido sostenitore di Mussolini, nella mia stanza tenevo un quadro che lo raffigurava a cavallo nella tenuta di Villa Torlonia, all’università ero collaboratore dei Fasci Universitari, scrivevo loro i testi, letti durante le riunioni, più volte mi avevano chiesto di entrare a fare parte del gruppo dirigente, ma la mia timidezza mi consigliava di rimanere sullo sfondo.
    
    Dopo circa una settimana, nella quale avevo creduto di non vederla più, me la ritrovai seduta accanto alla lezione del solito prof. Cannella.
    
    La salutai, ansioso che la lezione avesse termine, per poterle parlare, avrei voluto raccontarle del Regime, delle sue aspirazioni e chissà quante altre.
    
    Invece con mia grande delusione, Eva uscì senza quasi salutarmi abbracciata ad un ragazzo, non sapevo che fare, mi sentivo un idiota, cercai di tirarmi su andando a bere un bicchiere di vino con Lino, che mi consigliò di lasciare perdere, mi assicurò che non ne valeva la pena, troppo aggressiva, mi avrebbe creato solo problemi, anche in casa, il che non era da sottovalutare.
    
    Pioveva, come non ricordavo da molto tempo, decisi che l’ombrello sarebbe servito nonostante la Balilla di Lino.
    
    Durante il viaggio, parlammo della bonifica dell’Agro Pontino e della costruzione di Littoria e Sabaudia, ero entusiasta, un’altra grande prova di ...
    ... solidità del Regime e della lungimiranza del Duce, Lino mi ascoltava con curiosità apparente, ma sospettavo non fosse fascista, almeno non nell’accezione che intendevo io, anche se non aveva mai parole di biasimo per il Regime, ne tantomeno di plauso per i suoi detrattori, insomma nulla che facesse pensare ad un’avversità per l’Impero e poi era il mio migliore amico, ci conoscevamo dal ginnasio, dividevamo molti segreti, quei sospetti mi fecero vergognare di me stesso.
    
    I miei pensieri mutarono, non appena vidi Eva passeggiare per il viale d’entrata, era sola, non aveva l’ombrello, feci segno a Lino d’accostare, si fermò, scesi e aprii l’ombrello.
    
    Eva rimase sorpresa, ci salutammo, poi presi il coraggio a due mani e le chiesi chi fosse il ragazzo del giorno prima, i suoi occhi nocciola fissarono i miei, mentre continuavamo a camminare, poi si fermò e con uno slancio che non scorderò mai, mi baciò sulle labbra, fu un bacio breve ma intenso, soprattutto fu vero, come non avevo mai dato ad una ragazza, nonostante il tentativo di nasconderlo, lei se ne rese conto e con la malizia che le era propria, mi disse: “complimenti, per essere il primo bacio, sei stato bravo.” Cosicché rimasi contento seppur imbarazzato.
    
    L’accompagnai in facoltà, avevamo lezioni diverse, non la vidi più per quel giorno.
    
    Nel viaggio di ritorno, ne parlai con Lino, il quale mi confermò con la sua tesi, ma non era affatto facile, Eva ti prendeva e poi non avevo altre ragazze che m’interessavano, si, ...