1. Buio rimpianto


    Data: 04/12/2019, Categorie: Etero Autore: Mr Gwyn, Fonte: EroticiRacconti

    ... c’era Teresa, la figlia della signora Micheletti, l’amica di mia madre, mi faceva gli occhi dolci, ma a me non piaceva e poi non era neppure lontanamente interessante quanto Eva, lei era fuori del nostro tempo, aveva atteggiamenti talvolta sconvenienti, per una signorina, ma presto le donne sarebbero state così, forse.
    
    Quella sera scrissi, per la prima volta mi sedetti di fronte la mia scrivania e scrissi le sensazioni che provavo in quei giorni, d’allora è un’abitudine, sentivo la necessità di confidarmi con me stesso, d’altra parte, mio padre era sempre impegnato con la banca, la mamma, aveva da fare con le amiche e l’organizzazione delle sue beneficenze per il Regime, che mettevano in luce tutta la famiglia, con buona pace di mio padre, che non amava questo tipo di pubblicità, per i motivi che ho già raccontato.
    
    Qualche volta, avrei desiderato avere un fratello o una sorella, qualcuno col quale dividere la vita familiare, invece dopo la mia nascita, la mamma non aveva più potuto avere figli e così rimasi solo.
    
    Lino era più che un amico, aveva una sorella, ma non legavano molto, aspettava con impazienza il giorno nel quale si sarebbe sposata, ero un’amicizia importante anche per lui.
    
    I mesi trascorrevano senza che io me ne rendessi veramente conto, l’estate giunse quasi all’improvviso, la bicicletta tornò ad essere l’unico mezzo col quale andare all’università e a spasso per la città.
    
    Lino aveva sostenuto già due esami, io solo uno e preparavo alacremente ...
    ... il secondo, continuavo a vedere Eva, ma non avevo chiarito nulla con lei, anche se avevo la netta sensazione che fosse lei che non voleva chiarire la situazione, faceva parte del suo modo d’essere, ci si vedeva, qualche volta si parlava per ore, ma non eravamo mai usciti di sera, ignoravo dove abitasse, quale lavoro facesse suo padre, ma non m’importava nulla, mi bastava assaporare la sua pelle profumata di sesso, baciare le sue labbra carnose, carezzare i suoi piccoli seni, per entrare in contatto con un mondo parallelo, abitato solo da noi, ogni tanto mi ponevo le domande che qualsiasi borghese si sarebbe posto, ma allontanavo da me questo pensiero, volevo godere di Eva, come lei di me.
    
    Qualcosa cambiò con l’arrivo di un autunno freddo, anticipo di un inverno rigido.
    
    Eva mi parlò dell’intenzione di abbandonare l’università, qualcosa nella sua famiglia era cambiato, avevano perso l’agio economico nel quale versavano e lasciare gli studi le sembrava l’unico mezzo per aiutare i suoi genitori, a loro ancora non l’aveva detto, ma era decisa nel portare avanti la sua idea.
    
    Cercai di farla ragionare, arrivai ad offrirle il mio aiuto economico. Essendo figlio unico, avevo un conto bancario, nel quale mio padre versava mensilmente una somma dall’età di quindici anni, ma Eva rifiutò sdegnata, capii più tardi quanta offesa le avevo arrecato, lei era troppo indipendente.
    
    Andammo avanti ancora qualche mese, io non sapevo se lei vedesse altri ragazzi, da quella volta alla ...