1. Daniel


    Data: 04/12/2019, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: Tequila, Fonte: RaccontiMilu

    ... fratello, per l’appunto di fianco alla mia. Il punto in cui l’avevo fatta era davvero strategico, in quanto la buca si trovava sotto alla sua scrivania, perciò non era troppo evidente, tanto che a distanza di un anno, Daniel non si era ancora accorto di nulla.
    
    Quando mi accovacciai a guardare, sentii la mia vagina palpitare all’istante. Mio fratello era seduto sul suo letto, mentre Claudia, accovacciata fra le sue gambe, faceva scomparire il suo membro fra le sue labbra. Vedevo mio fratello cercare di contenere i gemiti, sicuramente per non farmi insospettire, mentre una smorfia di puro piacere gli travolgeva il viso.
    
    -Cazzo, Clau, devo fotterti, adesso – mormorò, facendo sollevare la sua ragazza. Senza nemmeno darle il tempo di reagire, la girò a pancia in giù sul letto, abbassandole di colpo i jeans e le mutandine, impalandola in una botta sola. La ragazza lanciò un urlo soffocato, mentre mio fratello iniziava a spingere ferocemente dentro di lei.
    
    -Dani, cazzo, piano – piagnucolò lei, con voce tremolante.
    
    -Idiota – mormorai fra me e me, mentre una mia mano scendeva in mezzo alle mie gambe, infilandosi nei miei pantaloni. Ero talmente bagnata che un mio dito scivolò al mio interno senza che nemmeno me ne accorgessi. Mi tappai la bocca cercando di contenere i gemiti, mentre la mia testa veniva annebbiata dal piacere.
    
    “Sì, fratellino, sbattila. Scopa quella troietta che non sa nemmeno godere come si deve. Vorrei averlo io il tuo cazzo dentro che mi sbatte in ...
    ... quel modo… mio Dio, sto per venire…”
    
    Le mie dita entravano e uscivano alla stessa velocità delle stoccate di mio fratello, mentre il mio palmo massaggiava il clitoride con forza.
    
    -Dani, cazzo! – sbottò Claudia, quando mio fratello diede una spinta più forte delle altre. Venni in quel momento, strizzando forte gli occhi, mentre la mia bocca si apriva in un urlo silenzioso. La mia testa si annebbiò, avevo avuto un orgasmo intenso. Non so quanto tempo passò prima che il mio respiro di regolarizzasse e la mia mente tornasse lucida.
    
    -Sei un fottuto animale – stava inveendo la ragazza contro di lui -Mi brucia da morire – si lamentò, spingendoselo via di dosso mentre lui sghignazzava.
    
    -Hai voluto che ti scopassi, no? Mica avevi bisogno di me? – la schernì lui, cercando di avvicinarsi per baciarla, ma lei gli diede una sberla.
    
    -Fottiti – lo insultò, mentre finiva di infilarsi i pantaloni e usciva dalla stanza furiosa. Non riuscivo a capire. Come poteva arrabbiarsi, quando aveva appena avuto una scopata del genere da un ragazzo dannatamente splendido? Era davvero un’idiota?
    
    Scuotendo la testa uscii dall’armadio, intenta ad andare in bagno per darmi una rinfrescata. Non incrociai nessuno dei due, visto che l’avevo vista uscire mentre ero ancora nell’armadio, e inoltre li avevo sentiti sbraitare al piano di sotto mentre mi dirigevo in bagno. Mi lavai con un piccolo disagio, in quanto il mio clitoride era ancora sensibile a causa dell’orgasmo avuto poco prima. Uscii dal ...
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