1. Daniel


    Data: 04/12/2019, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: Tequila, Fonte: RaccontiMilu

    ... fidanzato, e Claudia era una ragazza fantastica… bella, intelligente, sena troppe pretese. Eppure il mio desiderio riusciva a giustificare tutto questo. Mi sentivo triste e al tempo stesso decisa a realizzare il mio sogno… più che sogno, un desiderio.
    
    -Amore?- sentii la sua voce chiamarmi dall’altra parte della porta, nonostante il costante scrosciare dell’acqua sulla mia testa e i mille pensieri che si accavallano fra di loro.
    
    -Morena? Hey, stai bene?- sentii la sua voce leggermente preoccupata, e decisi quindi di uscire dalla doccia. Mi avvolsi nel mio asciugamano di spugna blu cobalto e aprii la porta, fissandolo con un sorrisetto che la diceva lunga.
    
    -Beh? Che hai da guardarmi come un idiota?- gli chiesi, leggermente stizzita.
    
    -Wo, stai calma. Sei dentro da un’ora, pensavo ti fosse successo qualcosa!-
    
    -Tu pensi sempre troppo, Dani- lo ripresi, iniziando a dirigermi a passo lento verso la mia stanza. Mi girai un’ultima volta, prima di chiudermi la porta alle spalle -Dovresti iniziare a pensare un po’ di meno… e ad agire- dissi con voce fievole, lanciandogli uno sguardo carico di significati. CAPITOLO 3
    
    La campanella di fine lezione suonò. Finalmente! Questa giornata mi era sembrata davvero infinita. Raccattai tutte le mie cose buttandola alla rinfusa in cartella, salutai le mie compagne di classe e corsi a prendere l’autobus che mi avrebbe portato a casa. Lo presi per un pelo, rischiando di perderlo. Il viaggio non durò più di dieci minuti, nei quali mi ...
    ... concentrai ad ascoltare la musica dal cellulare. Ero impaziente di arrivare a casa. Volevo vedere il mio caro fratellino.
    
    Scesa alla fermata, affrettai il passo verso casa mia, e una vola davanti alla porta la aprii.
    
    -Sono a casa!- urlai, per farmi sentire.
    
    -Amore!- esclamò Daniel, venendomi incontro. I miei occhi si illuminarono quando lo vidi. Indossava una semplice maglietta bianca che fasciava i suoi muscoli e un paio di pantaloni della tuta. Anche così mi faceva arrapare a dismisura.
    
    -Hai mangiato? – mi chiese, mentre toglievo la cartella e l’appoggiavo sul divano.
    
    -No, ho una gran fame. La mamma? –
    
    -Aveva un uscita fra amiche, credo che stasera tornerà tardi. Si merita un po’ di riposo, no? – alla sua risposta lanciai un grido di felicità interno, che però venne interrotto dal suono del citofono.
    
    -Chi è? –
    
    -Claudia – rispose lui con un sorriso a trentadue denti.
    
    -Ah… uscite? – chiesi senza interesse, non riuscendo a camuffare il fastidio nella mia voce.
    
    -No, passiamo un pomeriggio tranquillo a casa. Puoi unirti a noi se ti va –
    
    -Ok, magari dopo aver finito i compiti – all’inizio fui tentata dal rifiutare la sua offerta, ma poi pensai che se fossi rimasta con loro, mio fratello non se la sarebbe sentita di lasciarmi da sola, e quindi cambiai idea dopo pochi istanti.
    
    La porta di casa si aprì, e la figura di Claudia fece il suo ingresso in salotto.
    
    -Amore – disse, correndo a baciare mio fratello sulle labbra.
    
    -Cognatina – mi fece un ...
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