1. Daniel


    Data: 04/12/2019, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: Tequila, Fonte: RaccontiMilu

    ... &egrave più bello e significativo. A me piace molto, come ogni cosa che esce dalle sua labbra perfette.
    
    -Come sono andati gli allenamenti?- gli chiesi, mentre mi accingevo a servire del gelato all’amarena in due coppette. Quel giorno faceva un caldo terribile per essere solo agli inizi di maggio.
    
    -Uff, bene, anche se sono esausto! Tra università, allenamenti, amici, Claudia… sono distrutto!- mi confidò, passandosi una mano fra i capelli, già di per sé scompigliati. Tutti quei gesti non facevano altro che farmi andare in tilt. Strinsi le gambe, sentendo una leggera fitta al basso ventre.
    
    -Oh!- boccheggiai imbarazzata, passandomi una mano sulla fronte. Iniziavo a sudare freddo. Di solito riuscivo a controllarmi mentre ero in sua presenza, ma ultimamente sentivo che sarei potuta crollare da un momento all’altro e non mi sembrava una buona cosa. Il cuore sembrava volermi scoppiare nel petto tanto forte batteva, e il mio basso ventre continuava a provocarmi scariche di piacere che non facevano altro che aumentare il mio desiderio e il mio stato di eccitazione incontrollata e quasi intollerabile.
    
    -Hey, stai bene?- chiese Daniel, vedendo probabilmente le mie guance passare da una decine di sfumature di rosso in pochi secondi.
    
    -S-sono, solo un po’ accaldata…- risposi ridacchiando nervosamente, facendomi aria con una mano.
    
    -In effetti, fa caldino oggi!- affermò, lanciandomi uno sguardo indecifrabile, accennando a togliersi la maglietta. A quel gesto scattai come ...
    ... una molla, accaldandomi di più…
    
    -Vado a fare una doccia!- sbottai, con voce stridula.
    
    Lo sentii ridacchiare leggermente, mentre mi dirigevo quasi di corsa in bagno. Mi tolsi i vestiti con una velocità degna di Flash, prima di aprire l’acqua e gettarmi sotto il getto incurante della temperatura.
    
    Non riuscivo a frenare i battiti, né i pensieri, né le mie stesse mani. Scesero velocemente sulla mia piccola lei in trepidante attesa di essere soddisfatta. Spinsi due dita all’interno, sentendo un gemito uscire incontrollato dalle mie labbra.
    
    -Ah!- gemetti nuovo, spalancando gli occhi, sentendo il piacere invadere il mo corpo. Mi portai rapidamente una mano a coprire la bocca, mentre l’altra continuava a muoversi come se vivesse di energie propria.
    
    -Mh, Daniel!- mugolai, sentendo la mente offuscarsi. Continuai a pompare imperterrita le due dita dentro di me, sentendo le gambe tremare dall’intenso piacere che stavo provando.
    
    -Mmh!- mi lasciai scivolare sulle piastrelle, quando le gambe cedettero al mio orgasmo.
    
    Ero esausta. Volevo Daniel, ma diamine, era mio fratello, quello che mi aveva aiutata a rialzarmi mentre stavo imparando ad andare in bicicletta, quello che mi aveva difesa dai bulli alle medie, quello che mi aveva insegnato a difendermi e a non farmi mettere i piedi in testa da nessuno. Mio fratello. Lo volevo, sì, ma al tempo stesso sapevo che era sbagliato. Eppure… era forse questo il motivo che mi faceva perdere la testa incontrollatamente.
    
    Era pure ...
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