1. Preso dall’entusiasmo


    Data: 29/11/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Quel giorno mi sentivo indiscutibilmente appagato e per di più raggiante, per la maniera nella quale avevo ordinato e risolto la faccenda, e per il genuino fatto che la sua innata giocosità e la sua singolare letizia puntualmente arrivò sorprendendomi nuovamente: infatti, mi gratificava ripagandomi tutte le volte a suo modo, dal momento che io gli organizzavo situazioni pepate e vivaci. Per fargli capire dovutamente che io lo sostenevo in modo adeguato, cominciai a massaggiarlo con energia da sopra la patta dei pantaloni, dato che il pensiero era rivolto alla serata, anzi, alla nottata che ci aspettava, visto che un gradevole e un saporito diversivo a dispetto di quelle noiose giornate era lietamente arrivato, poiché anche questa notte sarebbe stata memorabile, da rievocare con gusto e con estremo gradimento, io un attimo avevo preparato tutto: una scena originale e la protagonista d’eccezione.
    
    Io non ci pensavo per nulla, eppure la conversazione con Bettina, giunta peraltro in quella circostanza appropriata e pure pertinente, aveva fatto sbottare e sfogare di rimando la mia inventiva traendo in salvo e proteggendomi per certi aspetti, da quell’insofferenza e da quella seccatura precaria che m’aveva attirato lì a Spoleto. Da due giorni, infatti, io ero asserragliato per un convegno, un seminario con altri compagni di lavoro in una contegnosa e misurata abbazia sulle colline vicino a Spoleto, dove i frati, un po’ per tendenza e inoltre per pacifici motivi commerciali lo ...
    ... avevano trasformato in un ostello. In effetti, a ben vedere, ne avevano fatto una struttura molto completa e funzionale, perfettamente adeguata alle esigenze dei congressisti, giacché devono concentrare e restringere il loro lavoro in tempi brevi senza la dispersione di energie, perciò ne era risultata un’attrezzata, moderna e originale sala per le riunioni, dotata persino del traduttore simultaneo, con lo stile rinascimentale ancora ben conservato nei lunghi corridoi con gli alti soffitti a crociera nella mensa e nelle camerette. In una di queste alloggiavo io: monacale, semplice e spoglia direi, giacché la struttura rimaneva nell’anima e nell’ossatura senz’eccezione dell’abbazia, anche se aperto e disponibile ai laici senza televisione né radio.
    
    Io e i miei compagni di lavoro ci snodavamo dalla sala delle riunioni del seminario alla mensa per cibarci di semplici e sobri alimenti e da lì proseguivamo successivamente verso le nostre camerette che ci avevano assegnato per un appropriato ristoro: un benefico e un salutare sonno infatti, che ci permetteva per l’indomani di seguire con un rinnovato spirito di sacrificio quello snervante seminario. Un grattacapo e una a noia insopportabile per l’appunto ci tengo a ribadire, ma la telefonata di Bettina non poteva capitare più a fagiolo di così, aizzando, liberando e scatenando di buon grado e con piacere la mia fantasia e naturalmente la mia libidine. D’istinto io le avevo proposto di raggiungermi a Spoleto e lei che non aspettava ...
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