1. Preso dall’entusiasmo


    Data: 29/11/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... raccoglierlo e portarmelo alla bocca per assaporarlo con crescente euforia, quando il colore di quella delizia fermò a mezz’aria la mia mano. D’istinto guardai le sue gambe e il pagliericcio su cui lei era seduta: non credevo ai miei occhi, una macchia rossa ricopiava esattamente la forma del suo sesso, mentre altre strisce rosse colavano dalle sue cosce ripetendo su di esse disegni di favole antiche. La luna rossa della sua femminilità aveva deciso di salutarci proprio in quell’istante. Non ci sarebbe stato nulla di male, perché era sempre la benvenuta, ma adesso lì, in quel luogo sacro era quasi una profanazione, una violazione, dato che non poteva aspettare qualche ora prima di presentarsi, pensai io. Darci prima il tempo di soddisfare i nostri sensi, aspettare almeno che Bettina avesse raggiunto la sua celletta, invece eravamo nella mia, sul mio pagliericcio, quello d’un uomo. Con ansia e con sgomento pensai ai puri frati. Che cosa avrei spiegato loro? Potevo sempre dire d’aver avuto una piccola emorragia, eppure il disegno sul pagliericcio parlava chiaro anche agli ingenui frati. Dopo i primi drammatici istanti di preoccupazione e di terrore, Bettina iniziò a ridere come una demente, seguita subito dopo da me: la situazione era troppo singolare per non prenderla con umorismo. Dapprima Bettina fece razzia di tutti gli asciugamani per farne insoliti assorbenti, ...
    ... per evitare di lasciare ulteriori tracce, poi si mise d’impegno per risolvere la situazione tra una risata e l’altra, dal momento che passammo la prima mezz’ora a girare il materasso:
    
    ‘Ci pensi, immagina la scena, quando i frati se ne accorgeranno tra chissà quanto tempo. Domani porteremo le lenzuola in lavanderia e le riporteremo prima che qualcuno s’accorga di qualcosa’ – annunciò commentando Bettina, mentre era diventata euforica e ottimista.
    
    La manovra tuttavia non ebbe la conclusione né l’esito sperato, poiché la macchia aveva trapassato con facilità il sottile pagliericcio allargandosi a maniera di fiore dall’altra parte. Dopo di che, pensammo di cambiare il materasso con quello della sua camera e riportare nella mia il suo, giacché sembrava un’ottima idea, però venne subito scartata per il fatto che non ricordavo il numero della sua stanza. Al momento della prenotazione infatti, preso dall’entusiasmo non lo avevo memorizzato, perché mi sembrava poco rilevante e adesso quella fredda chiave che continuavo a rigirarmi nelle mani non mi diceva niente. Altro che scopata leggendaria e memorabile.
    
    Passammo a questo punto il resto della notte a girovagare per i corridoi nei vari piani, provando senza far rumore a far girare le chiave nei buchi delle serrature, con un evidente quanto ingombrante e voluminoso materasso sulle spalle.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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