1. Lo psicopatico - capitolo 4


    Data: 28/11/2019, Categorie: Etero Autore: Koss99, Fonte: Annunci69

    ... di gelosia, un po’ di preoccupazione e di timore, prese entrambe.
    
    Incuranti dei sentimenti delle loro schiave, i due padroni stavano facendo conoscenza e pure loro guardarono alle loro schiave, In questo caso nei loro occhi non c’era nessuna preoccupazione, solo desiderio e lussuria, Entrambi erano irresistibilmente attratti dalla schiava dell’altro e dell’altra, non vedevano l’ora che quella conoscenza progredisse fino all’inevitabile. Alessia e Marco ordinarono dei caffè ed ancora una volta, senza interpellarle, dissero al cameriere di portare un tè al tavolo delle due signore.
    
    - Come si chiama la tua – chiese Marco.
    
    - Deborah, ma io la chiamo Debby, - rispose Alessia, - e la tua? –
    
    - Marina, ce l’ho da quattro mesi, la sto ancora addestrando. E’ sposata, ma suo marito non è un problema. –
    
    Alessia inarcò un sopracciglio. – Un cornuto contento? -
    
    - Contentissimo, è felice che un altro uomo si prenda cura di sua moglie. –
    
    Marco non disse altro, in verità Marina non gli aveva detto molto e lui non aveva insistito per sapere di più. L’unica cosa che gli aveva detto, ed era quello che interessava a Marco, era che a parte qualche impegno che il marito poteva richiederle e naturalmente il lavoro che l’impegna molto, lei era completamente a sua disposizione per tutto il tempo che la voleva. Lui la voleva sempre, notte e giorno.
    
    Alessia sorrise. - Bene, allora vi invito a cena. Comunque Debby è con me da un anno, quindi è sicuramente più avanti della tua. – ...
    ... sorrise Alessia. – Dimenticavo, visto che andiamo a casa mia… lì ho un’altra schiava, la mia serva. Purtroppo è molto meno bella di Debby. –
    
    Marco sorrise. – Non importa, Deborah è stupenda, può fare per due ed anche per tre visto che è anche molto alta. -
    
    Le due schiave avevano scambiato solo qualche sorriso tra di loro, erano imbarazzate e quindi stavano zitte, ma sentivano che tra loro c’era già feeling.
    
    Lui aveva osservato la scena ed anche lui aveva capito come stavano le cose. Le donne erano tutte molto belle, fuori dal suo target normale, ma la fragilità della giovanissima spilungona l’aveva attratto irresistibilmente. Gli era diventato duro immediatamente. Indossava dei jeans stretti e l’erezione si vedeva. Lui si guardò e sorrise senza nessun imbarazzo. Guardassero pure, maschi e femmine. L’erezione si afflosciò un po’ quando si mise a riflettere. Ea indeciso, era una situazione pericolosa. Aveva la capezzoluta ormai da un paio di mesi e se la stava spassando alla grande. Ormai era un burattino nelle sue mani, nessun segno di ribellione e sottomissione totale al suo volere, inoltre era bella calda e si era assuefatta alle sue perversioni incredibilmente bene. Lui pensava che la cagna si stava abituando a quella nuova vita e che incominciava a piacerle. Eppure la spilungona aveva ridestato in lui la voglia della caccia, la voleva, sapeva che era una cazzata, ma la voleva. Il cazzo era ridiventato duro ed i jeans lo trattenevano a fatica.
    
    Poi quella comitiva ...