1. Lo psicopatico - capitolo 4


    Data: 28/11/2019, Categorie: Etero Autore: Koss99, Fonte: Annunci69

    ... lasciava intravedere tutte le sue forme, coperte a stento dal leggero soprabito e si muoveva sul suo tacco 12 come se non avesse fatto altro nella sua vita. Tutti gli sguardi dei clienti del super che prima stavano rimirando le due giovani donne si spostarono sulla fenomenale rossa. Poi qualcuno ritornò sulla giovane schiava, ma nel complesso non c’era partita, Marina aveva vinto quella gara.
    
    Anche Alessia sapeva guardare e vedere, quando si rese conto che lei e la sua schiava non erano più al centro delle occhiate concupiscenti della clientela del supermercato si guardò intorno e scoprì perché. Stupenda la rossa si disse intuendo anche lei i ruoli, e per niente male il suo Padrone, perché, quelli erano i ruoli, Alessia ne era convinta. Poi sorrise all’uomo. – E’ buono quel vino? – chiese con disinvoltura.
    
    - Ottimo – rispose lui prontamente, - glielo consiglio… poi dipende da quello che mette in tavola. Questo va bene, con carne rossa o con cacciagione o con formaggi stagionati. –
    
    Si erano fermati e sembrava volessero intavolare una chiacchierata. Alessia era essenzialmente lesbica, ma non completamente ed ogni tanto apprezzava la compagnia di qualche uomo, soprattutto se aveva una schiava magnifica come quella rossa. Alessia, rossa a parte, trovava affascinante quell’uomo. Era alto, dinoccolato, con i capelli neri cortissimi e occhi grigi di ghiaccio, implacabili, il viso duro e scolpito, ma addolcito da un sorriso facile ed ironico. L’uomo si muoveva con eleganza, ...
    ... ma senza affettazione. Era in forma, rilassato, agile e prestante.
    
    Le due schiave spiavano silenti i due Padroni mentre chiacchieravano sempre più coinvolti. Si osservavano di sottecchi, riconoscevano la bellezza dell’altra e sentivano una fitta di gelosia l’una verso l’altra, ma… anche di desiderio. Però non sapevano se verso l’altra o verso quei due Padroni che ora stavano spudoratamente flirtando l’uno con l’altra. L’uomo stava consigliando alla donna un bianco fermo e fruttato, adattissimo a quello che Alessia desiderava per cena quella sera. Per confermare le rispettive impressioni nessuno dei due aveva presentato la rispettiva accompagnatrice all’altro o all’altra. Come per dire, loro non sono importanti, sono solo le nostre schiave. Infatti le ignorarono. Quando i due si mossero Debby e Marina si accodarono dietro di loro senza neanche essere state interpellate, neanche con un cenno, ed a quel punto fu chiaro per tutti quale fosse il loro ruolo.
    
    Il Padrone e la Padrona si accomodarono in un tavolino per due in un bar del centro commerciale, le due schiave senza che fosse stata ancora rivolta loro una parola si sedettero, spingendo i loro carrelli, in un tavolino vicino. Marina e Debby non avevano ancora osato scambiarsi una parola, ma una volta seduti una di fronte all’altra osarono guardarsi negli occhi e si sorrisero, Entrambe non osavano parlare, ma guardandosi si piacquero ed inevitabilmente guardarono verso i loro Padroni. Erano una bella coppia ed una fitta ...