1. In azione


    Data: 24/09/2017, Categorie: Etero Lesbo Autore: iset60, Fonte: RaccontiMilu

    ... telefoni
    
    tu?
    
    Io:” Dai, comincerò io e chiamerò questo tale, Maurizio M. e poi dimmi come
    
    sono andata.
    
    Buongiorno mi chiamo Monica P. e cerco il signor Maurizio M.”
    
    Io: “Buongiorno signor Maurizio: senta , mi farebbe piacere se potessimo
    
    incontrarci
    
    perch&egrave vorrei proporle qualcosa che ,credo, possa essere di suo gradimento e
    
    interesse.
    
    A me, dato che sono in zona,andrebbe bene anche oggi, anche in pausa pranzo o
    
    adesso.
    
    Mi dica lei.”
    
    Maurizio: Non ho molto tempo, per cui se lei viene qui in azienda…diciamo
    
    quando c’&egrave la
    
    pausa pranzo, alle 13 e 30, le potrò dedicare mezzora o poco più…:ma sia
    
    puntuale, perch&egrave
    
    senno mi sposto perch&egrave poi devo uscire per questioni mie. Allora ci vediamo
    
    più tardi.
    
    Io: la ringrazio , a dopo.
    
    Roberta mi guardò e disse: “Però! Brava Monica, davvero brava.”
    
    Io: Solo un po’ di fortuna. Adesso che abbiamo il primo, il secondo
    
    appuntamento dobbiamo
    
    collocarlo o adesso o dopo. Dimmi chi &egrave il prossimo.
    
    Lei: C’&egrave questo tale, Nicola D.: dai provo io adesso. Buongiorno mi chiamo
    
    Roberta M. potrei parlare
    
    con il dottor Nicola D.? Dottor Nicola? Buongiorno, sono Roberta V., la
    
    disturbo perch&egrave vorrei avere
    
    un appuntamento con lei. Si tratta di una cosa che vorrei proporle, conoscere
    
    il suo parere e avrei
    
    bisogno di una decina di minuti del suo tempo per illustrarle la mia proposta.
    
    Nicola: “Non ho molto tempo e potrei non ...
    ... essere interessato. Se si tratta di
    
    acquistare poi…”
    
    Roberta: “Senta, sono in zona, qui al bar vicino al suo capannone.Posso
    
    avvicinarmi ora se vuole
    
    e può ricevermi: che ne dice? Vengo da lei, ora?”
    
    Nicola , a malincuore, acconsentì. Roberta era felice come una pasqua.
    
    Ci guardammo sorridenti, poi ognuna di noi aprì la propria trousse per
    
    ritoccare il trucco ed essere più presentabili.
    
    Io: Quanti anni ha questo dottor Nicola D.? E che cosa fa?
    
    Roberta: Dovrebbe essere, se non sbaglio, del 57, e ha una società di
    
    trasporti
    
    logistica e depositi. ha una trentina di persone alle sue dipendenze: non se
    
    la
    
    passa male.
    
    Io: Credi che possa aver bisogno di noi oppure non?
    
    Roberta , passandosi il rossetto sulle labbra disse: Forse non ti &egrave chiaro
    
    Monica
    
    che tutti hanno bisogno di noi o di altri:da soli non durano o vengono
    
    ridimensionati.
    
    Uno come lui si troverebbe con uno o due camion e qualche furgone a
    
    distribuire
    
    pacchi, invece se accetta mantiene quello che ha e lo può incrementare, perch&egrave
    
    gli daremo una mano e lui la darà a noi. Capito?
    
    Io: Si ma pensavo che qualcuno potrebbe credersi tanto forte da snobbarci.
    
    Roberta: Vedrai che non sarà così.E ora andiamo, mettiamoci alla prova!
    
    Dopo neanche un km eravamo giunte a destinazione: superato un cancello
    
    c’era un grande spiazzo dove trovò parcheggio la nostra piccola vettura.
    
    Scese, ci dirigemmo verso una vetrata che pareva essere l’ingresso ...