1. Escorteen Orietta


    Data: 04/12/2017, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Autore: forrest_sherman, Fonte: RaccontiMilu

    ... ma pensai che infondo era solo curiosità, non c’era dell’altro, non era di certo una cosa brutta.
    
    I compagni di scuola erano ragazzotti brufolosi e spesso puzzolenti, che da poco avevano cominciato a fare delle goccine quando si masturbavano.
    
    E allora cominciai a chiudere gli occhi e a gemere. Mi accorsi che anche lei si mordeva un po’ il labbro… si stava eccitando anche lei. Le diedi un’opportunità:
    
    – Se vuoi, puoi toccarti anche tu… – Ma come?!? Qui davanti a te?!? ‘
    
    Beh, dopotutto anche io lo sto facendo davanti a te.– Hai ragione.- e così dicendo si sbottonò anche lei i pantaloni, si infilò una mano nelle mutandine, e l’altra nel reggiseno.
    
    I nostri gemiti cominciarono a sovrapporsi. I suoi iniziarono a diventare più intensi finché mi comunicò, con un filo di voce: – Vengooooo…-
    
    La vidi serrare occhi e labbra e rannicchiarsi su se stessa. Decisi di venire anch’io. Intensificai il movimento e quando sentii salire quella sensazione di bruciore che poi seppi chiamarsi orgasmo, mi scaricai ben bene.
    
    Sentivo degli schizzi di pipì che bagnarono il coperchio del water e anche un po’ di muro.
    
    Insomma, ripulire tutto fu un’impresa non semplicissima, alla quale mi aiutò anche Valeria sorridendo. Poi mi diede un bacio sulla guancia e mi disse:- Grazie, era una cosa che mi mancava’
    
    A cuore più tranquillo, il discorso si soffermò a giustificare l’episodio del giorno prima. Il concetto era che non era successo niente di male, infondo si era trattato ...
    ... semplicemente di soddisfare una curiosità, e che soprattutto nessuno delle due aveva toccato l’altro… anzi… io non l’avevo neanche vista!
    
    Quindi tutto ok, perché no, cosa c’è di male, i desideri vanno soddisfatti, quando non arrecano danni ad altri. Lo si può fare come e quando si vuole, e quante volte si vuole, anzi, sai che c’è? Lo facciamo ancora! Ma certo, andiamo!
    
    E così ci ritrovammo ancora in bagno a masturbarci uno difronte all’altra. Lei però questa volta, sentendosi più a suo agio, più disinibita, si scoprì interamente la figa, mostrandomi il movimento in tutta la sua freschezza.
    
    Ero ancora a scuola a 19 anni, avendo perso due anni per scarso rendimento, e capitò che uno dei miei clienti delle fotine, Roberto, era stato a guardare di nascosto e lo scoprii che si faceva una sega . Incuriosita gli andai vicino e lo aiutai menandoglielo dolcemente e slingunadolo e poi glielo presi in bocca succhiando il suo salato pasticcetto. Lui fu felice e andò in giro a parlarne. E così dopo questa esperienza col Robertino, diversi altri compagni mi chiesero di fare lo stesso, e dopo la ginnastica aspettavo un po’ nelle docce e se veniva qualcuno, ed ero diventata brava e rapida, il ragazzo bastava un slinguata, gli facevo toccare da fuori la fighetta e glielo tiravo fuori dai pantaloni e lui veniva subito.
    
    Solo che questo gioco divenne pericoloso, e un giorno trovai scritto sulla lavagna Cazzi Cazzi Cazzi ‘in tutti tutti i tuoi ORY!
    
    Mi sarei dovuta indignare o mettere a ...
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