1. Diversamente vergine - 11


    Data: 06/11/2019, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... restare.
    
    Cerco di ascoltarlo mentre continua a parlare, ma mi accorgo che la mia mente è rimasta incastrata a quel “credi che non ci abbia provato?”.
    
    – Perché non me l’hai mai detto?
    
    – Cosa?
    
    – Che avevi chiesto ai tuoi di farti restare a Roma.
    
    – A cosa sarebbe servito? La loro risposta è stata subito “no”.
    
    A me sarebbe servito, credo, come mi serve in questo momento. Poi però ripenso a Benedetta che sale su a Bologna e se lo scopa come io non ho mai fatto con lui (ok, va bene, con nessuno) e penso che magari sarebbe servito anche a lei.
    
    – Peccato però – dico acida – a Benedetta sarebbe bastato prendere un autobus anziché il treno… Certo, a quelle due troie che vivono con te gli avrebbe detto male, ma sono sicura che si sarebbero riconsolate!
    
    Lo sguardo di Tommy è già una risposta, di quelle che ti dicono “ma dai…”. Poi arriva la sua risata.
    
    – Giovanna la ciccio-punk?
    
    – Cazzo ne so chi sono? E l’altra? Pure lei è una ciccio-punk?
    
    – No… lei no.
    
    – Come si chiama?
    
    – Sharon.
    
    – Sharon?
    
    – Sharon.
    
    – Sharon. Ma è lei che si fa chiamare così o i genitori hanno deciso sin dalla nascita che dovesse fare la mignotta?
    
    – Eddai, Annalisa… No, si chiama proprio Sharon.
    
    – Te la sei già fatta?
    
    – Uh… sì.
    
    – Quante volte?
    
    – …mmm, tre…
    
    Proprio non ci riesci a dirmi una bugia, se non altro per farmi felice, porco Giuda… Sì, sì, va bene, lo so che sto dicendo un sacco di assurdità e che non sono proprio la persona adatta per dare ...
    ... della mignotta alle altre, ma che cazzo c’entra? Ti sei fatto tre volte una con cui abiti, te la puoi fare ogni notte, volendo. Quell’altra troia ti viene a trovare e sta cazzo di Sharon le cede il posto nel letto. Quella casa è la succursale bolognese di PornHub, magari con la ciccio-punk che guarda dal buco della serratura e tu che cazzo sei venuto a fare da me? E poi solo con me? Ma perché? A sto punto il fatto che tu non abbia chiamato nessun altro e abbia voluto vedermi da sola la considero un po’ come una presa per il culo.
    
    – Non è che hai voluto incontrarmi da sola perché ti vergogni a farti vedere con me? Oppure una cosa del tipo: porto a pranzo Annalisa, mi faccio fare un pompino e poi la mollo e mi vado a divertire con gli altri… magari domani ti porti su la tua puttana…
    
    – Annalisa, la smetti di dare la patente di puttana a tutte quelle che conosco?
    
    Lo dice stringendo ancora di più i miei pugni sul tavolo, ma non mi va proprio adesso di essere costretta da qualcosa o da qualcuno, tantomeno da lui. Mi divincolo rabbiosa.
    
    – A tutte quelle che ti scopi! – gli sibilo – A tutte quelle che ti scopi, non a tutte quelle che conosci! Glielo hai mai detto?
    
    – Cosa?
    
    – Puttana. Mentre te la scopavi. Glielo hai mai detto a Benny?
    
    – No.
    
    – E lei ti ha mai detto spingimelo ancora più in bocca, fammi soffocare di cazzo e di sborra, te lo ha mai detto?
    
    – No.
    
    – E quell’altra, quella che vive con te, te l’ha mai fatto un pompino nel cesso di un bar?
    
    – ...
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