1. Proteggimi


    Data: 05/11/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... sentì perduto in quell’abbandono fiducioso, s’aggrappò alla logica, forse lei non sapeva bene cosa stesse accadendo. Lei era stata una bambina straniera e adesso non ancora donna era tra le sue braccia, cosicché Manfred lasciò scivolare le mani lungo le sue spalle. Helene sorrise raccogliendo sulle labbra una goccia d’acqua che gli scendeva dai capelli, poi appoggiò l’orecchio al suo cuore e il suo battito sembrò irradiare attraverso tutto il suo corpo sottile, gli agguantò la mano e la posò sul proprio cuore nell’incavo delicato tra i seni. Sebbene si rendesse conto di ciò che stava bruciando tra di loro, nessun condizionamento culturale aveva mai sfiorato la sua anima, perché i suoi occhi d’argento gli dicevano come lui fosse il compagno che avesse scelto. Le sue mani si tendevano ad abbassargli la testa per riprovare il bacio di prima e una cosa che non poteva immaginare era l’inferno in cui lui si dibatteva, tormentato dal suo bisogno e dalla propria coscienza.
    
    Manfred non voleva spaventarla, eppure le sue labbra inconsapevolmente tentatrici giocavano con la lingua che lui non poteva più trattenere, mentre il sangue iniziava la sua folle corsa annegando la ragione in un istante. Quando le agguantò la bocca Helene non si mosse se non per avvicinare il proprio corpo a quello teso di lui in un incastro perfetto, così naturale e spontaneo com’era lei. Fu l’ultimo pensiero consapevole prima che lui le carezzasse i seni che aveva liberato dalla tunica e che si tendevano ...
    ... verso le sue dita mentre entrambi scivolavano in ginocchio. Helene esplorava il suo corpo come vedeva fare a lui e rise mentre scioglieva i suoi boxer:
    
    ‘Non ti piacciono molto i vestiti, vero?’ – chiese, ricordando la tuta del primo giorno.
    
    ‘Mi piaci tu’ – replicò piano lei, senz’interrompere la scoperta che stava compiendo del suo corpo.
    
    Manfred la baciò con decisione premendola sulle foglie, assaporando con le mani e con le labbra. Helene gemette nella sua bocca, ansimò sotto il suo tocco dimenticando d’imitarlo, travolta in una lotta senza vincitori in una danza che non aveva mai ballato. Manfred si controllava a fatica, sfiorandola tra le cosce fino a bere un gemito sottile e tremante, mentre scivolava sopra di lei in un movimento fiacco e inesorabile. Helene trattenne il fiato guardando il riflesso dell’acqua sul suo volto prima che la baciasse ancora, uniformando i baci alle spinte con cui la prendeva, sospirando quando lei iniziò a ricambiarlo intrecciando le gambe sulla sua schiena. Un piacere denso le scioglieva i fianchi cancellando ogni altra sensazione, mentre lui rallentava i movimenti e lei cercava di trattenerlo in un istinto antico quanto la grotta intorno a loro. Manfred la sentì inarcarsi e allora si concesse di lasciarsi andare a sua volta stringendola come le memorie preziose che il suo cuore racchiudeva. Non riaprirono gli occhi per minuti infiniti, godendo il calore che li divorava e quello dei loro corpi ancora uniti.
    
    Assurdo e illogico per ...
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