1. Proteggimi


    Data: 05/11/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Tutti lo conoscevano bene, tenuto conto che non era stato un uomo arrendevole, conciliante né facilmente plasmabile persino dopo la sua scomparsa. Quel giorno, infatti, precisamente quello che sarebbe diventato il suo sessantesimo compleanno, un plico era arrivato presso la portineria dell’università ripulito frettolosamente, in quanto appariva ricoperto di francobolli e d’indirizzi in parte cancellati. Proveniva da qualche angolo della foresta amazzonica e conteneva essenzialmente pochi fogli e un disegno. Il professore si era commosso, eppure non s’illudeva di rivedere il vecchio amico, non di certo dopo tutti quegli anni, considerato che era più che certo si trattasse della calligrafia di Thomas, inoltre il disegno riproduceva le fattezze delicate di sua moglie Rose, la dolcissima Rose per l’appunto.
    
    Nessuno sapeva di preciso quanto gli fosse costato vederla partire, malgrado ciò lei si era innamorata dell’avventuroso e testardo studioso dalla risata pronta, poiché era stato il suo miglior amico sin dai tempi del liceo. Dall’arrivo del plico, si era buttato nell’organizzazione e sei mesi prima avevano richiesto i fondi necessari per localizzare l’area in cui Thomas era sparito, lasciando un fax pieno dell’eccitazione dello scienziato con un breve e crepitante messaggio radio. Dopo vent’anni adesso erano pronti per seguirne le tracce, con la speranza di trovare la sua ultima scoperta, un fiore e forse un mito, quello di sconfiggere in modo risolutivo il cancro ...
    ... debellandolo del tutto. Manfred si rilassò sul sedile vagamente scomodo, ammirando il serpeggiante colore verde azzurro del Rio delle Amazzoni che l’elicottero stava sorvolando, intanto che si puliva gli occhiali da sole ricordando le ultime parole che il professore gli aveva rivolto congedandosi:
    
    ‘Qualunque cosa ci sia, voglio essere il primo a saperlo’.
    
    Era lo stesso tono che aveva usato con i suoi migliori studenti, quando gl’incitava incoraggiandoli di fare del loro meglio oltrepassando quelli che riteneva i loro limiti, come adorava dire. Manfred lo ricordava ancora, giacché come antropologo avrebbe raggiunto il gruppo di studiosi incaricati di studiare la tribù locale per garantire il sogno del vecchio amico del professore, per il fatto che era lealtà oltre il tempo, perché era qualcosa che Manfred capiva e condivideva oltre le ragioni della scienza. L’atterraggio accarezzò il terreno nei pressi d’un piccolo capanno, una jeep parcheggiata accanto a due uomini in attesa, uno di loro sembrava nervoso, perché spostava continuamente il peso sui piedi, l’altro agitò la mano in un silenzioso benvenuto. Mike, la lunga mano della fondazione, non perdeva tempo. L’accoglienza fu sennonché rapida, poche parole per presentare il dottor Goldman, aggiornare le informazioni che gli avevano mandato via fax e che aveva letto in volo, mentre Manfred era già occupato nel garantirsi i diritti. Raggiunsero infine il campo dove un tramonto fiammeggiante avviluppava le baracche come un ...
«1234...»