1. Proteggimi


    Data: 05/11/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... innamorato:
    
    ‘Abbiamo un imprevisto, questa ragazza &egrave strana, non &egrave del tutto indigena. E’ stato necessario tenerla controllata e sedarla, perché era agitata quando l’abbiamo trovata, adesso però &egrave tranquilla, pertanto non dovrebbe darle problemi, se frattanto vuole seguirmi’.
    
    Manfred lo seguì senza parlare verso una specie di celletta ricavata nell’ufficio e videro una creatura seduta, quasi accovacciata con le mani sul pavimento come una pantera pronta per scattare. La ragazza era là con una ridicola tuta da lavoro di tela, dal momento che dovevamo vestirla in modo più accettabile. Goldman commentò brevemente così l’occhiata di Manfred e iniziò a leggere la relazione che descriveva il ritrovamento di questa creatura nella tribù, dove il fiore di Garnett era considerato un toccasana naturale, un vero portento genuino. Una femmina caucasica bianca, alta un metro e settanta in eccellente stato di salute:
    
    ‘Roba da non credere, non ha proferito nessun vocabolo al nostro cospetto, sebbene sia ampiamente in grado di conversare con la popolazione, tutto questo lo abbiamo accertato grazie a un interprete della missione dove il plico &egrave stato ritrovato, perché sembra convinta di possedere la terra dove abbiamo trovato le sepolture del professor Garnett e della moglie’ – esordì in modo raggiante.
    
    Goldman fece una pausa che poneva l’accento come se anche lui avesse sperato di ritrovare lo scienziato, Manfred aveva frattanto notato, osservando il quasi ...
    ... invisibile scatto, che la testa della ragazza aveva avuto nell’udire il nome di Garnett. Il suo era un volto esile assieme a quella folta capigliatura che portava, intrecciata lasciandola penzolare come una sorta di naturale barriera protettiva. Intorno a lei avvertiva un odore dolce, però non sgradevole, era argilla fresca su d’una pelle pulita, perché adesso lo fissava da sotto i capelli con lo stesso sguardo di uno spadaccino che aveva visto una volta: nessuno poteva riuscire ad aprirsi un varco nella sua guardia, Goldman raccolse le carte congedandosi ben presto:
    
    ‘Siamo contenti del suo arrivo, le ho fatto preparare un alloggio sull’altro lato dell’accampamento, però se avesse bisogno di qualcosa non esiti a chiedere’.
    
    ‘La ringrazio’.
    
    Goldman uscì, la ragazza s’alzò con un movimento fluido e rapido insieme, fissandoli apertamente con due occhi luminosi e profondi nello stesso tempo. Due occhi che Manfred aveva già visto, ma che non lo sorpresero tanto per la somiglianza con quelli di Rose Garnett, quanto per la comprensione che v’aveva letto. Lei capiva e lui avvertì la sua frustrazione nel vederlo restare lì, perché non se l’aspettava. Manfred decise d’ignorarla per provare ad abituarla alla sua presenza, la vide studiarlo nel riflesso d’uno specchio mentre cercava d’isolarsi nella penombra che avvolgeva l’ufficio adesso che il sole era tramontato. Era tornata a sedersi sul pavimento con un movimento lento, in quanto la tensione contraeva i muscoli lunghi delle ...
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