Sbandata del neo singolo - Racconti Erotici

Sbandata del neo singolo

Non la sopportavo più.

Era diventata opprimente.

Quando se ne è andata via, in cattivo modo, sono stato intimamente contento.

Anzi sono stato proprio felice. Mi aveva evitato di escogitare un modo per come lasciarla io. Noi uomini abbiamo sempre bisogno di scuse per giustificare le nostre azioni e in attesa di trovarla non facciamo nulla.

Lei no. Lei ha preso le sue cose, ha sbattuto la porta e se ne è andata.

Che sollievo.

Che sensazione di libertà recuperata, che goduria sentirmi padrone del mio tempo, dei miei spazi, della mia casa, della mia vita.

Questo, un mese fa! Quando ho goduto al massimo di ogni attimo perché ero convinto che quella libertà sarebbe durata poco. Ero certo che nel giro di qualche giorno lei sarebbe tornata.

Ho pregustato il momento del suo ritorno, da sottomessa finalmente, ed ho vagheggiato anche il come imporle io a quel punto le mie regole e le mie condizioni.

E' passato un mese. Non è tornata. Pare che non tornerà, me lo ha mandato a dire niente meno che da un legale.

Troia.

No, troia no, stronza però sì.

Altro che casa libera, questa è piena di noia. Altro che vita libera, questa è vita vuota.

Mi manca. La maledetta mi manca.

Un momento! Proprio mancarmi tutta, tutta no. Se solo ripenso al suo imputarsi su piccole questioni, al suo volerla sempre vinta su qualsiasi questione, al suo fregarsene delle mie esigenze e del mio essere stanco del lavoro a fine giornata, del suo pretendere di andare per forza ...

... dove e con chi aveva già deciso lei e le sue amiche null'altro facenti oltre il chattare tutto il giorno su WatsAp,...beh no, proprio non la rimpiango, ma....

Ma oltre il suo pessimo carattere lei aveva, anzi ha, quel corpo stupendo, quella carica erotica, quel modo di saper farmi ribollire il sangue nelle vene, quel suo modo di fare sesso “romanticamente selvaggio” che non ho mai trovato in nessun'altra, e dire che sul letto ne ho ho conosciute tante di donne.

E' un mese che è andata via, è un mese che non trombo.

Mi aveva abituato a dover ringraziare la natura per aver previsto il ciclo mestruale delle donne anche in una bestia in calore come lei, così era obbligata a concedermi qualche giorno di riposo.

Avevo avuto in precedenza relazioni con donne che dopo avermi circuito con le loro moine non avevano tardato molto ad addurre scuse per sottrarsi ai rapporti sessuali, o perché davvero stressate e stanche o per inventati mal di testa. Lei no!

Lei ne aveva voglia sempre, ovunque e con la sua estrosità trovava sempre un modo sul come sopperire la scomodità di un luogo, o al come celarsi agli sguardi di persone circostanti, o risolvere qualsiasi problema ostativo.

L'eccesso alla lunga stressa e credo che un mese fa, quando se ne è andata, sono stato contento anche pensando ad un periodo di meritato riposo che immaginavo breve; allora ero certo che sarebbe tornata presto.

E' un mese che l'aspetto. Abbastanza tempo da aver bisogno di scopare, ma dopo averlo ...