Sbandata del neo singolo - Racconti Erotici

Sbandata del neo singolo

... della sua maglietta, li solleva e dice: “Sicuro? Bagneremo tutto|”

“Non ci sono problemi, piuttosto toglieteveli subito quei panni di dosso o vi verrà un malanno. Potete mettere i vostri panni nella vasca del bagno che è lì” mentre indico la porta aggiungo “Vado a cercare qualcosa di asciutto da farvi mettere”.

La ragazza, titubante, guarda il ragazzo. Costui le dice: “Vai prima tu, sei davvero bagnata più di me e stai tremando”

Lei “Sì, ma che mi metto dopo?” Lo chiede a lui che non può darle una risposta.

Le dico: “Male che vada mettiti l'accappatoio che è nel bagno, sempre meglio di questi che porti, ormai inzuppati, comunque ti cerco qualcosa, non so cosa, ma abiti asciutti sia pure maschili e di taglia diversa dalla vostra ne ho. Roba che vi starà grande ma è asciutta...”

Io mi allontano per andare in camera a cercare qualcosa, ma lascio la porta aperta. Il ragazzo sprona la ragazza ad entrare nel bagno e spogliarsi.

Mi sento il buon samaritano.

Cerco tra le mie cose un paio di tute da ginnastica, sono abiti che non devono corrispondere necessariamente alla giusta taglia. Dovrei averne di semi nuovi in uno dei cassettoni del comò, se lei non me li ha buttati via. Non ho toccato nessuno di quei cassettoni da quando se ne è andata.

Adesso ne apro uno a caso, quello in cui penso che stiano le tute da palestra che non uso più.

Aprendo questo cassetto miracolosamente trovo roba non portata via dalla mia ex, roba di colei che mi ha fatto scrivere ...

... dall'avvocato dopo avermi mollato più di un mese fa.

Entusiasta quasi grido: Ecco, ho trovato, c'è roba anche per...come si chiama la tua ragazza?”

Il giovanotto che sta oltre la soglia più a guardia del bagno che ad osservare me, bisbiglia un nome, forse ha detto “Simona” ma non ci giurerei. Poi dice: “Ma allora c'è una donna che vive in questa casa! Sei sposato?”

Non mi va di dire le mie cose personali ad un estraneo perciò rispondo a caso. Potrei dire mille cose, che sono vedovo, che sono separato, che gli abiti sono un ricordo di mia madre, sarebbero infinite le cose inventabili, invece dico la cosa più assurda che si possa immaginare: “No, non sono sposato, è roba che qualche volta metto io, quando mi travesto”

Il ragazzo sgrana gli occhi, il suo stupore è evidente, la sua voce è strana quando mi chiede “Stai scherzando, vero?”

Solo adesso mi rendo conto dell'assurdità che ho detto e aggiusto: “Certo che scherzo, ti sembrano abiti adatti alla mia stazza? Spero che la tua ragazza trovi qualcosa che le vada bene. Per te adesso vedo che trovarti tra i miei vestiti. Qualcosa troveremo”

Dal bagno la ragazza dice: “Vedo che c'è un fon; posso usarlo?”

“Fai quello che vuoi le dico a voce alta”. Poi chiedo a lui “Tu non ti spogli? Sei stra-bagnato anche tu!”

“Lo so. Aspetto che esca lei poi vado io”

“Che hai soggezione a spogliarti davanti a me? Sapessi quanti ne ho visti di ragazzi nudi”

Quando vedo che sgrana di nuovo gli occhi mi rendo conto di aver ...