1. Un metro 16 - Sperma e tequila


    Data: 31/10/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... cazzi.
    
    – Vuoi cominciare dal mio? – chiede ancora, compiaciuto della mia resa.
    
    – Sì… – sospiro.
    
    – Inginocchiati.
    
    Si sposta quasi davanti a Giovanna, le mie ginocchia finiscono sul morbido della moquette. Inizio a baciare, leccare, succhiare. E’ il mio regno, ma mi sento tesa, qualcosa non va. Non lui, lui è pulito e ha un buon sapore di maschio. Sono io che, a questo punto, dovrei essere già partita. Ma non lo sono. Ermanno ha un bel cazzo, non lunghissimo ma grosso, di quelli che ti riempiono. E anche se io non sono proprio al massimo, è un cazzo che fa il suo dovere. Mentre lo spompino sento la sua voce che fa “guarda vacca, guarda la tua amica come mi succhia l’uccello”. Giovanna rialza la testa e vede il suo amante fottermi in bocca, il suo sguardo e il mio si incrociano per un momento. La sua espressione è indecifrabile, come al solito. Ma io sono certa che, se potesse, mi ammazzerebbe. Chiudo gli occhi e afferro Ermanno per le cosce, mi spingo il suo cazzo fino in gola per dimenticare lo sguardo di Giovanna. Lo faccio rantolare dal piacere e dalla sorpresa: fino a quel momento non era stato un gran pompino, ma adesso sì. Sembra quasi che sia lui, non io, a strozzarsi. “Che puttana”, esala prima di sfilarmelo per farselo misurare.
    
    Sedici centimetri. Mi sono infilata tutto in bocca un cazzo di sedici centimetri, e bello largo. Ma non c’è problema, ho fatto di peggio, molto peggio.
    
    Gli altri due non sono alla stessa altezza. Pino mi attende seduto sul ...
    ... letto. Non ha solo la faccia flaccida, diciamo che è generalmente flaccido. Inizio a succhiarlo osservando Ermanno che si dirige verso Giovanna, si inginocchia dietro di lei e la fotte. La sento mugolare mentre il rumore delle mie succhiate comincia a far godere Pino. Lo lascio, lo misuro: quattordici centimetri. Non esattamente un superdotato, ma sono quasi felice di passare al terzo.
    
    Giovanna geme a ritmo sotto le spinte lente di Ermanno. Mi volto verso il ragazzo e lo vedo già in tiro. Non mi sembra un granché nemmeno lui, ma almeno ha un bel corpo. Ha gli addominali molto pronunciati e un sacco di tatuaggi. Uno è il disegno di un paracadute, su un fianco. L’altro è visibile solo perché ha il pube completamente depilato. Anzi, ora che ci faccio caso non ha proprio un pelo in tutto il corpo, deve essere un fissato.
    
    Giovanna è alle mie spalle, non la vedo. Ha cambiato modo di gemere, ora mugola. Probabilmente, mentre Ermanno se la scopa, Pino le ha infilato il cazzo in bocca. Sì, giusto, le ha infilato il cazzo in bocca perché le dice “succhia, vacca”. Ma la mia attenzione è distratta dalla scritta che il giovane ha proprio sopra il cazzo. La scritta è “Luna Park”, con una freccia che punta verso il basso. Guardo il suo arnese e mi viene da ridere. Lo so, sono una cretina, soprattutto in questi momenti. Ma confronto il suo cazzo con quello di Sven e penso che se quello è un Luna Park allora io ieri sono stata a Eurodisney. Lui equivoca e mi chiede “ti piace, eh?”. Io devo ...
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