1. Match


    Data: 30/10/2019, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    E’ molto dura svegliarsi la mattina, dopo la bevuta con Debbie. Ho seguito il suo consiglio e mi sono masturbata, ma senza venire. Per la verità lo avrei anche fatto, ma credo di essermi addormentata. Figuratevi quanto è dura seguire i corsi a scuola. Mezzo addormentata all’inizio, progressivamente eccitata poi. Al solo pensiero di ciò che voglio fare e sto per fare. E’ come un chiodo nel cervello.
    
    Alle due e mezza sono a casa. Alle tre sono una nuova utente di Tinder. Come prima foto ho scelto una che mi ha scattato Trilli, l’ho giusto virata in bianco e nero. E’ una foto in cui sono di spalle ma ho la testa voltata. I miei capelli biondi svolazzano e gli occhioni sembrano quelli di Bambi. Ho l’espressione tra il timoroso e il sorpreso e una mano aperta come a dire “no, per favore”. In realtà in quel momento stavo per dire a Trilli “ma la smetti con queste cazzo di foto?”, però sono uscita così. In un’altra sto sorridendo alla fotografa (che stavolta è Stefania) distesa su un asciugamano e con gli occhi coperti dai Ray-Ban. In compenso il sedere è molto poco coperto dal costume e si vede benissimo. Altre due foto sono abbastanza banali, io che sorrido e io che lancio un bacetto. Però sono venuta bene. Oltre naturalmente all’età e alla provenienza, scrivo anche che sto studiando a Londra e che spero di incontrare qualcuno che mi faccia conoscere la città e lo spirito londinese. Cerco di volare bassa, bassissima. Almeno nel presentarmi. Punto sull’ingenuità di comunicare ...
    ... “sono solo una povera ragazza sperduta in una città enorme”, mentre allo stesso tempo la foto sulla spiaggia esibisce degli argomenti unanimemente considerati molto convincenti. Ho intenzioni molto ma molto bellicose. Imposto un range di età fino a 35 anni, diciamo che lo faccio in ricordo di Edoardo, il Capo, anche se in realtà spero di trovarne uno sui 25.
    
    Su nove milioni di abitanti, non so quanti usino Tinder, ma a me paiono un’enormità, almeno all’inizio. Sono imbranata, non riesco a gestire i like che mi arrivano, qualche volta sbaglio pure e avvio conversazioni con gente che avrei voluto swipare dalla parte sbagliata (sbagliata per lui, naturalmente). Alla fine un po’ mi oriento, elimino quelli che mi chiedono cosa cerco e anche quelli che si limitano ai complimenti. A un certo punto ho 18 match ma non dialogo realmente con tutti. Tra un “dove sei” e un “con chi sei?” mi becco anche un paio di “bitch” così, gratis. Alla fine ne seleziono un paio con cui chattare. Uno è un tipo di 27 anni, Martin. Bel viso, capelli rosso scuri e un paio di occhi verdi magnifici, ma dalle foto altro non potrei dire. L’altro è decisamente più grande, al limite massimo del mio range: Luke, 35 anni.
    
    Il primo sembra simpatico e mi chiede se oltre allo spirito londinese sono interessata a conoscere anche quello scozzese, perché lui è di Aberdeen. E’ un artista, dice. Boh… Però ha il pregio di essere velocissimo a scrivere e anche quello di essere molto vicino a casa mia, praticamente una ...
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