1. Una calorosa amica di infanzia (Terza parte)


    Data: 26/10/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Cockam, Fonte: EroticiRacconti

    ... città e dalle insegne scintillanti dei negozi che si riflettevano sul marciapiede.
    
    La casa di Monica distava solo qualche isolato dalla mia, ma i venti minuti circa di passeggiata furono l’occasione per ripensare a tutti i dubbi che mi avevano assalito negli ultimi tre giorni. Non sapevo se Monica sarebbe stata in casa, sola, ma questo forse era l’ultimo dei miei problemi. Non avevo idea di come presentarmi e di cosa dire nel caso Monica avesse aperto la porta.
    
    Mentre camminavo con passo spedito ma non affrettato ripensavo al nostro ultimo incontro: rivedevo il suo seno con i capezzoli turgidi oscillare mentre si dava da fare ad accarezzare il mio sesso eretto di fronte al suo viso, e non potevo togliermi dalla testa l’immagine del mio pene appoggiato sulla sua lingua pronto ad eiaculare tra le sue labbra.
    
    Non mi resi quasi conto di essere arrivato di fronte al portone dell’abitazione di Monica, tanto ero sovrappensiero: per poco non lo superai. Sentivo il mio sesso gonfio e turgido intrappolato nella biancheria intima e mi vergognai. Per fortuna i jeans che indossavo non lasciavano trasparire troppo il mio stato di eccitazione, ma contribuivano a comprimerlo.
    
    Feci un profondo respiro e mi decisi a suonare il citofono. I secondi che passarono dal gracchiante suono del campanello a quando udii il rumore emesso dall’apparecchio a seguito del fatto che qualcuno stava per rispondere furono interminabili. Mi passarono davanti agli occhi tutte le immagini del nostro ...
    ... primo incontro e della lunga telefonata di due giorni prima.
    
    Finalmente udii la voce di Monica ovattata attraverso il citofono rispondere: “Chi è’?”
    
    Risposi timidamente: “Sono io, Giorgio… passavo di qui – mentii – e ho pensato di farti una sorpresa!”
    
    “Sali!” esclamò Monica nel citofono aprendo il portone.
    
    Feci i tre piani di scale senza farmi prendere dalla foga per non arrivare ansimante di fronte alla porta dell’appartamento dove viveva Monica.
    
    “Ciao Monica, come stai?” la salutai fingendo sicurezza.
    
    “Bene, grazie, Giorgio. Vieni… stavo preparando una cioccolata calda: ne vuoi una anche tu?” rispose Monica invitandomi ad entrare e guidandomi verso la cucina.
    
    “Mi hai fatto proprio una bella sorpresa a passare! Stavo proprio pensando a te qualche minuto fa!” aggiunse Monica mentre metteva sul fuoco il pentolino con la cioccolata.
    
    “Davvero Monica? Ti confesso che non stavo passando di qui per caso: sono venuto apposta sperando di trovarti. Volevo parlarti: non riesco a non pensare a ciò che sta succedendo tra noi, e nello stesso tempo non riesco ad interpretarlo, a dargli una spiegazione. Mi hai travolto con la tua sensualità e la tua fisicità: non me lo sarei mai aspettato da te!” dissi cercando di farmi forza con la speranza di non rovinare tutto.
    
    “Giorgio, come sei tenero! Sono cresciuta e maturata dai tempi delle scuole medie, anche se non ho avuto grandi esperienze fino ad ora. Credo di potermi fidare di te: sbaglio o eravamo amici! E poi non ...
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