1. Una calorosa amica di infanzia (Terza parte)


    Data: 26/10/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Cockam, Fonte: EroticiRacconti

    ... sono una delle parti del corpo che desidero mi vengano accarezzate, soprattutto all’inizio: è una cosa che sempre fatto per eccitarmi” confessò Monica.
    
    Rimasi incantato ad osservarla, mentre timidamente sentivo crescere in me l’eccitazione, e tutti i problemi di qualche istante prima si dissolsero come le nebbie del mattino al primo sorgere del sole.
    
    Monica scese con una mano in direzione della scollatura e, uno ad uno, sbottonò tutti i bottoni della sua camicetta. Il suo seno dalle aureole rosate, a tratti quasi brune, rivolte verso l’alto grazie alla forma “a pera” delle mammelle, sormontate dai capezzoli che tendevano il tessuto che lentamente scivolava via, appariva e scompariva tra le pieghe della stoffa che si ritirava.
    
    Finalmente si sfilò la camicetta e si mostrò con il petto nudo in tutto il suo splendore. Mentre mi guardava negli occhi con sguardo provocante, fece passare la lingua sulle labbra e strinse i suoi seni tra le mani avvicinandoli alla bocca. Cominciò a leccare e a succhiare i propri capezzoli quasi come se volesse allattarsi, sostenendo con le mani il gonfiore dei suoi seni.
    
    Poco dopo fece scendere le sue mani lungo i fianchi seguendone fedelmente il profilo dalla forma elegante di un violoncello; i seni, rimasti liberi dall’abbraccio delle sue dita, oscillarono armoniosi, animati dal movimento delle sue braccia che si distendevano. Le mani di Monica raggiunsero le sue anche, sorvolarono sul tessuto della gonna per riprendere il contatto con ...
    ... la pelle nuda delle sue cosce divaricate.
    
    Il mio pene sia risvegliò anche se era costretto all’interno dei miei vestiti, ma non osavo fare nulla, estasiato com’ero da quello spettacolo.
    
    Monica mi lanciò uno sguardo complice per poi concentrarsi nuovamente sul proprio corpo. Le sue dita, dopo aver accarezzato l’interno delle sue cosce, conversero al centro, e gli indici si insinuarono sotto il tessuto delle mutandine di pizzo in corrispondenza degli orli. Notai, eccitandomi, qualche morbido e ricciuto pelo del pube di Monica affacciarsi ai lati della sua biancheria.
    
    Terminati alcuni passaggi in su ed in giù con le dita appena infilate al di sotto del tessuto, Monica mi lasciò senza fiato scostando da un lato il pizzo delle sue mutandine. Due labbra carnose, ben marcate e dal colore scuro, appena ricoperte da qualche pelo bruno, si mostrarono in tutto il loro splendore sporgendo tra le pieghe della sua carne. Esse correvano parallele verso il basso, ancora unite tra loro, a partire dal clitoride che sporgeva roseo sopra di loro per allargarsi verso il centro in due ali di soffice carne.
    
    Nel momento in cui Monica fece scorrere il suo dito medio sul proprio clitoride scappellandolo, per poi insinuarsi tra le labbra della sua vagina che si aprirono docilmente al suo passaggio, non potei più resistere: mi alzai in piedi, rimasi dalla parte opposta del tavolo, e continuando ad osservare i lenti e sinuosi movimenti delle dita di Monica che apparivano e scomparivano nelle ...
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