1. Il cuoco – Capitolo 1: “Marco va a prendere sua sorella”


    Data: 26/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: William_Kasanova, Fonte: RaccontiMilu

    ... prepara un uovo al tegamino?
    
    Il ragazzo sentì il cuore perdere un colpo, riconoscendo chi aveva parlato. “Certo, ecco perché mia sorella voleva andarsene così velocemente: non si vergognava di me, ma non voleva farmi incontrare Cinzia, sapendo bene quanto ci odiamo”, capì, insicuro se essere grato per il pensiero di Chiara o se essere indignato per le sue compagnie. Vada per quelle cinque, una più strana dell’altra, ma quella troia di Cinzia?
    
    – Hai perso la parola, idiota? – continuò la ragazza, mostrando nuovamente tutta la sua educazione. – O sei ancora timido come ai tempi della scuola? Perché qui di silenziosa basta quella muta di Cecilia.
    
    La ragazza, chiamata in causa, si limitò ad alzare lo sguardo verso Marco, sorridendo imbarazzata.
    
    Lui si voltò verso Cinzia, i pugni stretti, restando per un attimo stupito, confuso dalla bellezza della ragazza: alta, una cascata di capelli neri, gli occhi ancora più scuri, un corpo fantastico, nonostante la seguisse segretamente da tempo su Instagram. Era come vedere da lungo tempo una modella su Internet, e poi un giorno trovarsela davanti, in carne e ossa. Sì, era vestita, e anche in modo provocante per sottolineare la sua personalità e attinenza, ma Marco l’aveva vista quasi completamente nuda diverse volte, sebbene solo in modo digitale, e non poteva negare che fosse una vista spettacolare.
    
    Due seni pieni e distanziati avevano come contrappeso, sul retro, un paio di chiappe marmoree, il tutto sostenuto da un ...
    ... corpo snello e perfettamente proporzionato, con gambe lunghe e ben tornite, sotto ad una pancia piatta senza addominali in vista. D’altronde ne aveva di tempo per allenarsi, visto che non lavorava, e nemmeno aveva finito le superiori quando aveva scoperto che poteva guadagnare di più facendosi fottere e postare foto in particolari siti a pagamento che facendosi fottere e basta. In particolare, girava voce tra i suoi amici che Cinzia pagasse in natura un paio di fotografi che la ritraevano in pose che di casto non avevano ben nulla.
    
    – …perché il signorino qui presente, – continuava intanto lei, probabilmente conscia dello sconvolgimento che stava provocando in Marco, rivolta alle cinque ragazze sedute al tavolo, – quando andavamo alle elementari eravamo nella stessa classe, e lui era innamorato di me, – e si girò verso il soggetto delle sue parole, con un perfido sorriso a scoprire dei denti bianchissimi, – ma il povero stronzetto non sapeva ancora a cosa serviva il suo cazzettino, o di certo mi avrebbe messa a novanta sul banco e aperto la passera ed il buco del culo. Ma di certo allora come adesso non avrei sentito nulla perché… – e fissò Marco, mentre alzava una mano a pugno, tenendo il pollice e l’indice a pochi centimetri l’uno dall’altro, tenendolo in modo che fosse ben visibile dal tavolo per il ludibrio delle sue ragazze.
    
    Qualcuna sghignazzò, qualcun’altra fece finta di nulla, forse consapevole che si stavano spingendo troppo oltre. D’accordo andare alla scuola di ...