1. amoreepsiche?


    Data: 24/09/2017, Categorie: Etero Incesti Autore: sullacorda, Fonte: RaccontiMilu

    ... culo.
    
    Il ragazzo lo fece, sfilò il suo cazzo bianco dalla vagina di mia moglie e lo puntò dritto nel buco del suo culo, una piccolissima stellina marrone capace di allargarsi a tal punto da far entrare anche un cazzo come quello.
    
    Anche con lui si poggiò alla parete, si poggiò alla parete e trattenne il fiato sotto i colpi del suo grosso manganello di carne, ma li anche io sentii il bisogno di fare qualcosa, di sfiorarle i capezzoli, così mi alzai in piedi e mi misi difronte ai suoi seni nudi e tondi e con la punta delle dita, cominciai a disegnare cerchi invisibili con la sua pelle grossa e sensibile.
    
    Mentre la sfioravo vedevo le sue gambe muoversi, i muscoli contrarsi, non solo era vicino all’orgasmo, ma stava cercando con tutte le sue forze di stringere il più possibile le cavità anali per poter poter sentire ancora di più, più dolore ad ogni singolo colpo che il ragazzo le infieriva e in questa combinazione, tutti e due finirono per raggiungere ognuno il proprio orgasmo, intenso, grande e liberatorio orgasmo.
    
    In quella cabina rimanemmo io e lei, i due estranei uno alla volta vennero fatti uscire, il primo dopo cinque minuti, il secondo dopo dieci, tutti quanti sapevano che non si sarebbero dovuti incontrare.
    
    Anche mia moglie scoprì mai con chi aveva avuto a che fare quella sera, per lei era solo un Glory Hole, un incontro casuale, ma non se ne convinse del tutto, aveva provato sensazioni diverse forti, sicuramente il fatto che fosse la sua terza esperienza ...
    ... l’aveva in qualche maniera aiutata, ma non sentiva di poter attribuire tutto solo a quello, c’era qualcosa di più.
    
    Aveva ragione, il loro incontro l’avevo organizzato io, le tre persone nelle cabine se pur a loro totale insaputa le conoscevo e ancora di più, tra loro si conoscevano benissimo.
    
    Nessuno sapeva chi fosse l’altro, i due uomini non sapevano nemmeno della presenza dell’altro, ma tutti e tre in passato avevano avuto qualcosa a che fare tra di loro.
    
    Anche nelle comunità più unite succede che alla morte del componente fondamentale, del capostipite per intenderci, tutto ciò che egli ha costruito se ne va via con se, successe anche in casa mia, con la morte di mio nonno.
    
    Quando lui morì la famiglia si disgregò, ognuno andò per conto suo, ogni suo figlio prese la propria strada ed i Natali tutti assieme cessarono di esistere dal momento in cui lui cessò di vivere.
    
    Per loro accadde su per giù la stessa cosa, quando l’unica persona capace di tenerli assieme morì, i tre sconosciuti delle piccole cabine di cartongesso se ne andarono ognuno per conto proprio, forse per incompatibilità di carattere, forse perché in un posto in cui non c’&egrave più una figura forte, vogliono comandare tutti senza però esserne all’altezza, forse perché il tempo oltre a far maturare, toglie la forza e la pazienza, non saprei, ma l’unica cosa di cui sono certo &egrave che loro un tempo erano una bellissima famiglia.
    
    Si, i tre sconosciuti che si erano uniti ed incontrati se pur a ...
«12...5678»