1. amoreepsiche?


    Data: 24/09/2017, Categorie: Etero Incesti Autore: sullacorda, Fonte: RaccontiMilu

    Tre estranei chiusi in piccole cabine comunicanti, tre persone che hanno scelto il brivido di passare del tempo assieme, senza avere la minima idea di chi siano o di come siano fatte, due uomini ed una donna uniti soltanto da un foro, un foro per parete laterale, un foro utile per poter passare il cazzo dall’altra parte e niente più.
    
    Questi angusti luoghi vengono chiamati ‘Glory Hole’, sono piccole strutture in cui le persone hanno appena lo spazio necessario per muoversi, strutture affascinanti in cui il proprio vicino o la propria vicina, vengono rappresentati unicamente da ciò che di loro si riesce a percepire, quindi un cazzo, una mano, una bocca, o solo una vagina.
    
    La ragazza era al centro, nella cabina più stretta, quella profonda un metro e venti e larga un metro, le misure erano così particolari perché in quella cabina entra il cazzo di entrambe i vicini, sbuca dal foro mostrandosi per essere toccato e se ne sbucano due contemporaneamente, chi &egrave dentro deve avere la possibilità di toccarli contemporaneamente senza incorrere in particolari difficoltà.
    
    Non era la prima volta che entrava li dentro, c’era già stata altre due volte, la prima il giorno del mio compleanno, le avevo chiesto quel particolare regalo e la seconda, il giorno del nostro anniversario di matrimonio.
    
    Si, la ragazza che occupava la cabina centrale era mia moglie, la mia meravigliosa moglie che poco a poco aveva iniziato ad assecondare i miei desideri sessuali più particolari, ...
    ... andando con altri uomini o concedendosi in situazioni più o meno erotiche come quella che stava affrontando quella sera.
    
    Quando la luce rossa indicò l’inizio del gioco alla sua sinistra apparve immediatamente il primo cazzo, era perfettamente eretto, io ero dentro seduto difronte a lei e con piacere notai subito lo sguardo sorpreso che ebbe quando le si presentò davanti.
    
    Contrariamente a ciò che immaginavo quella persona aveva un gran bel cazzo, era abbastanza grosso e largo, ma la cosa che mi colpì di più fu il suo colore pallido, era largo &egrave vero, ma il suo candore lo faceva sembrare evidentemente più grande e quasi tenero, al punto che anche lei prima di allargare le labbra e prenderlo in bocca lo carezzò per qualche secondo, lo baciò anche, delicatamente e lungo tutto il fusto cilindrico, sembrava che lo contemplasse tenendolo sul palmo della mano come fosse un oracolo o qualcosa del genere.
    
    Era così presa che dovetti avvertirla io quando dall’altro foro fece il suo ingresso il secondo cazzo.
    
    Inizialmente sembrò non dargli peso, senza nemmeno guardare portò il palmo dell’altra mano sotto la base della carne, ma quando lo vide, ebbe un brivido lungo tutta la schiena.
    
    Non era un cazzo esagerato, non era neanche tanto diverso da quello che proprio li di fronte si ergeva dritto e duro anzi, se non fosse per il suo pigmento molto più scuro sembrava quasi che fosse lo stesso, però in lei suscitò qualcosa, un emozione, un palpito, un sussulto, al punto che con lo ...
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