1. amoreepsiche?


    Data: 24/09/2017, Categorie: Etero Incesti Autore: sullacorda, Fonte: RaccontiMilu

    ... percepì la stessa identica idea di perfezione che aveva percepito con la penetrazione precedente.
    
    Anche in quel caso, le pareti della vagina aderirono perfettamente alla forma naturale del pene dello sconosciuto, uno sconosciuto strano, uno che l’aveva fatta ricredere sulla bellezza ed il fascino degli uomini maturi e che permetteva a me di poter assistere a qualcosa di unico.
    
    Guardarla così era un emozione devastante, era da sempre che sognavo di vederla scopata in quella maniera, da sempre speravo si lasciasse andare a penetrazioni libere e così intense, a rapporti orali sentiti, desiderati, a carezze genitali, mancava solo ciò per cui avevo sempre sperato invano, un rapporto anale, una chiusura perfetta in un momento di magica ed estasiante passione.
    
    Mi alzai in piedi e non le dissi nulla, le poggiai una mano sul sedere, lo carezzai un po’, ed infine le feci entrare un dito nel buco del culo.
    
    Non disse nulla, ne durante e ne dopo, nemmeno quando cominciai a far scorrere il mio dito avanti e indietro nel retto caldo e liscio.
    
    Ho sempre adorato il suo ano, l’ho sempre leccato per ore ed ore ma non l’avevo mai penetrato, ne con un dito ne tanto meno col mio cazzo, solo la lingua si era insinuata dentro ma non ero mai potuto arrivare così in profondità, non avevo mai sentito come fossero soffici e lisce le pareti del suo retto.
    
    Il corpo di mia moglie &egrave mio &egrave vero, ma il suo ano no, il suo ano voglio che sia degli altri, di altri uomini, più ...
    ... giovani o più vecchi non mi interessa, l’importante &egrave che l’afferrino e che la prendano come una femmina della specie, come se fosse nata solo per adempire a questo unico ed importante compito.
    
    A me piaceva ma vedevo che piaceva anche a lei, vedevo che quel dito se pur sottile la stuzzicava facendola vibrare e così, non volendo esagerare di quella mia libertà, tolsi la mano e le strinsi una spalla, come per dirle di andare, di fare presto nel far uscire il cazzo dalla sua vagina e farlo entrare una volta per tutte nel suo didietro.
    
    Lo fece, sfilò il grosso fallo da dentro il ventre e lo lasciò salire fino a sentirselo davanti all’ingresso del retto, si portò leggermente indietro e non riuscendo a farlo entrare si voltò verso di me guardandomi con occhi lucidi e teneri, occhi che senza poter parlare mi avevano fatto chiaramente capire di cosa avevano bisogno.
    
    Annuii, capii perfettamente e le allargai le natiche, dilatando quanto necessario la pelle per permetterle al suo corpo di lasciarselo sparire dentro, nel retto, nell’ano, nel suo buco di culo.
    
    Il vecchio lo capì, il vecchio lo sentì che quel corridoio stretto ed angusto non era più il placido ed accogliente letto della sua vagina e così rimanendo immobile cominciò a pompare sangue al cazzo per farle capire che doveva accostarsi alla parete, che doveva appoggiarsi, che a spingere adesso sarebbe stato lui e non più lei.
    
    Quando mia moglie si lasciò andare alla parete l’uomo cominciò immediatamente a fare ...
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