1. Il bello addormentato nel bosco - 1


    Data: 08/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... ragazzino sorrideva felice e continuava a pompare su e giù. Il principe si sentì prendere dallo stesso calore, che lo prendeva quando montava una delle servette nel retro della cucina: il cuore prese a battergli sempre più forte, mentre il pistolotto gli si induriva nelle braghe. Rimase a guardare, mentre l’espressione sul volto dello stalliere diventava sempre più stravolta e i suoi gemiti più profondi; finché sollevò il bacino e cominciò lui stesso a scorrere nei pugni chiusi del ragazzino. Non passò molto, che un fiotto dopo l’altro di liquido denso e biancastro scaturì da quel paletto sgusciante per allagare il petto glabro, ma ben modellato del giovane stalliere, mentre il ragazzo accoglieva l’evento con una risata argentina e continuava a pompare, adesso più piano, l’organo che si andava via via sgonfiando; finché divenne del tutto molle e allora glielo lasciò ricadere sul ciuffo crespo e cominciò a spalmargli la sborra copiosa su tutto il petto.
    
    Adesso ridevano entrambi.
    
    Fu in questo momento che il principe Carlino decise di salire, pressato da un oscuro desiderio. Nel mettere piede sul pavimento del soppalco, i due lo sentirono, si volsero, lo riconobbero e saltarono su spaventati.
    
    “Vostra Altezza…”, balbettò il stalliere, in ginocchio sul fieno, col cazzo penzolante fra le gambe.
    
    Carlino si avvicinò turbato, si aprì le braghe, si tirò fuori il cazzo dolorante per la lunga erezione e voltosi ai due:
    
    “Fatelo pure a me.”, ordinò.
    
    Il ragazzino non si ...
    ... mosse, ma l’altro, ben più sfacciato, si scostò e gli fece posto sul fieno fra loro due.
    
    “Ci penso io, Altezza, - mormorò con un sorriso furbetto – lasciate fare a me.”
    
    Gli slacciò le braghe e gliele tolse del tutto, facendolo stendere comodamente sul mucchio di fieno, poi impugnò quel cazzetto turgido, che gli stava comodamente nella mano, e cominciò lentamente a pompare.
    
    Non era certo la prima volta che il principe Carlino si masturbava, ma farselo fare da un altro, sentire una mano diversa che lo toccava, fu una sensazione del tutto nuova e molto più conturbante.
    
    “Va bene così, Vostra Altezza?”, mormorò lo stalliere, poggiandosi sul gomito e passandogli l’avambraccio sotto la nuca, in modo che potesse poggiarvi la testa.
    
    Così diventava anche molto più intimo: Carlino ne sentiva anche l’odore pungente di sudore e di stalla, ma anche l’alito caldo sul volto. Si lasciò andare, mentre il piacere cominciava a formicolargli nel basso ventre.
    
    “Carezzagli le palle.”, mormorò lo stalliere al ragazzino, che allungò la mano e sfiorò leggermente l’involucro ancora pressoché implume.
    
    Entrambi percepirono il brivido che scosse il principe e proseguirono con le loro attenzioni, finché il fuoco divenne troppo bruciante, il piacere troppo lancinante e all’improvviso risalì fulmineo lungo il condotto con un paio di schizzate, che lo lasciarono stremato e col cuore palpitante.
    
    Appena si fu ripreso, saltò su con un senso di vergogna appena attenuato dalla consapevolezza ...
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