1. Idraulico per caso 4.


    Data: 25/09/2019, Categorie: Etero Autore: Franco018, Fonte: EroticiRacconti

    ... perchè la liccola autovettura si prestava bene per caricarci l'attrezzatura da lavoro e svincolava bene nell'intenso traffico di Roma sulle strade. Andai a casa e festeggiai con i miei genitori ben lieti di vedermi felice. Al mattino dopo mi presentai da Vittorio che subito mi fornì di attrezzi da portarmi sempre appresso. Mi mandò da un suo cliente da anni, un signore che viveva solo ed io, conoscendolo, capii subito che soffriva di solitudine, infatti mi chiese subito che se il lavoro mi avrebbe impegnato tutta la giornata e gli risposi che con due ore me la potevo cavare. Mi rispose che avendo piacere a parlare con chiunque, vivendo appunto da solo, mi propose di fermarmi a pranzo da lui ed io calcolai che il tempo impegnato s'incontrava con l'ora di pranzo. Gli risposi ringraziandolo per l'invito e lui si prodigò in cucina preparando un pranzo da Re che apprezzai moltissimo ed ancora di più i vini che mi proponeva alla prima ed alla seconda portata. Dopo un buon caffè passammo a parlare del conto e lo trovai soddisfatto del mio lavoro e dell'importo da pagare che non gli pesò molto. Tornai poi da Vittorio che mi diede altri appuntamenti per il pomeriggio. Con la mia automobilina ci godevo in tutti i sensi infatti potevo fregarmene delle noiose piogge che m'infradiciavano fino alle ossa ed ora ero fresco d'estate perchè aveva il climatizzatore ed il riscaldamento d'inverno. Partii così per raggiungere il cliente che m'attendeva con la casa quasi allagata perciò ...
    ... felicissimo nel vedermi. Prima cosa gli chiusi l'acqua, poi in meno di un'ora gli trovai la perdita che causò l'allagamento. Lo lasciai armato di stracci e secchi intento a pulire casa e, riscosso il dovuto, andai via da lì. Secondo cliente una signora sulla cinquantina ma molto ben messa: Formosa, un bel viso, insomma, ben messa. Da lei cambiai un rubinetto rotto al bagno, poi mi condusse in cucina dove il lavandino era intasato. Mi diedi da fare e, mentre lavoravo, mi accorsi che lei si era seduta vicino a me e si muoveva sulla sedia scoprendo sempre di più le sue belle gambe. Io chiaramente ebbi problemi di erezione voluminosa che lei notò subito e allargò le cosce come se fossero un invito a verificare io personalmente cosa celavano tra l'una e l'altra. Senza indugi, una volta terminato il mio lavoro, mi avvicinai a lei e le misi una mano sulla coscia ma lei recitò la parte della donna insidiata, comunque non mi lasciai intimidire, continuando a carezzarla ed aprendogliele per sfiorarle la sua figa che sentii subito bagnatissima. La presi poi per i gomiti e la feci alzare in piedi per abbracciarla e baciare in bocca e lei mi infilò la lingua mentre con una mano mi slacciava i calzoni e con l'altra mi afferrava il cazzo già ben tosto. Mi prese poi per mano e mi condusse in camera da letto e lì scopammo subito senza preamboli per più volte. Uscii da casa sua con le gambe tremolanti ed una sfinitezza da farmi provare difficoltà a salire a bordo della mia automobilina. Dopo ripresomi, ...