1. E fu cosi che la verginità andò perduta...


    Data: 12/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: orsonaked, Fonte: Annunci69

    ... accettai di salire sul suo camion. Si alzò di scatto e sedendosi sulle mie chiappe mi immobilizzò le braccia poggiandovi sopra le sue grosse e forti mani, scaricandovi sopra tutto il suo peso:
    
    - "Ma che fai? Mi fai male cosi" dissi stupito, cominciando ad agitarmi
    
    - "Lo voglio! Deve essere mio, ti voglio" prese a mormorare come in trance riferendosi evidentemente al mio buco
    
    - "Ehi no ma che cazzo fai? Fermo no...ho paura non voglio" provai a protestai cercando di disarcionarlo muovendo le gambe ma essendo lui cosi possente non riuscivo nemmeno a muoverle. Iniziavo a realizzare che non avevo una possibilità di fuggire e che mi avrebbe deflorato con quel cazzo enorme. Senza dare ascolto alle mie proteste si sputò su una mano una bella bocconata di saliva con la quale andò ad umettare il mio buco mentre cominciavo a implorarlo:
    
    - "Ti prego fermati lo hai troppo grosso, ti scongiuro mi farai male, troppo male" piagnucolavo mentre lui incurante delle mie parole impomatava l'apertura con la sua saliva.
    
    - "Zitto e smettila, brucia un po' all'inizio ma poi vedrai come ti piace" sentenziò severo appoggiando la cappella durissima al mio buchino e aggiungendo:
    
    - "Dai tranquillo, entro piano" e senza darmi il tempo di replicare, diede un forte colpo di reni entrando prepotentemente, non so di quanti centimetri ma mi sembrarono davvero tantissimi! Rimasi alcuni secondi senza fiato e prima che un urlo di dolore uscisse dalla mia bocca, diede un altro colpo arrivando ...
    ... ad appoggiare le sue palle soffici e voluminose sulle mie chiappe. Dopo altri secondi di dolore lacinante raccolsi tutto il fiato che potevo e cacciai un urlo acuto e straziante ma lui conscio che avrei fatto questo mi aveva già spinto la testa contro le coperte presenti in cuccetta, cosi che il rumore fu di molto attutito.
    
    - "Stai fermo ora e lascia fare a me altrimenti starai anche peggio." disse sistemandosi bene e arpionandomi i fianchi con le sue grosse mani calde. Mi sentivo aperto e sconquassato, non riuscivo a ragionare per il male e a trovare un modo per liberarmi. Ero incredulo: dell'uomo dolce e rassicurante non vi era più traccia, ora ero nelle mani di un gorilla assatanato e irrefrenabile. Senza dire nulla prese a stantuffarmi con prepotenza e decisione e ad ogni affondo gridavo con tutto il fiato che avevo, tanto ero soffocato dalle coperte; il suo cazzone, entrando in me allargava a dismisura le pareti del mio ano e dopo una prima pioggia di colpi dovetti constatare che il dolore iniziava leggermente a diminuire, lasciando il posto ad un godimento mai conosciuto prima. Durò un'infinità, non seppi calcolare quanto tempo rimasi sotto i suoi colpi. Ricordo che la sensazione era di avere un enorme cilindro che mi stava dilatando ma ora tra le urla emisi anche rantolii di godimento puro.
    
    - "Visto che ti sta piacendo? " disse lui con soddifazione aumentando il ritmo della scopata. Solo in quel momento mi resi conto di come la cabina del camion ondeggiasse ...