1. La lunga notte in strada


    Data: 08/09/2019, Categorie: Trans Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69

    ... illuminate, troppo vicino alla via principale. Facciamo diversi minuti di svolte negli stradelli di campagna fino a quando non ci infiliamo in una strada molto piccola circondata da alberi alti e cespugli.
    
    Sulla destra si vede ad un certo punto l’ingresso ad un campo chiuso da una sbarra, è tutto buio.
    
    “Fermati qui” gli dico.
    
    “Ma è un ingresso”.
    
    “Sì, ma ad un campo chi vuoi che ci venga di notte?”
    
    Lui accosta e si guarda intorno. Oltre la sbarra la strada continua, sulla destra protetto da un giro di alberi e dai cespugli c’è un prato.
    
    “Possiamo prendere una coperta che ho nel bagagliaio e andiamo nel prato?” Mi chiede lui.
    
    “Certo è perfetto!” Lo incito io, così andiamo a fare questa marchetta che mi ha fatto perdere un sacco di tempo in giri nella campagna.
    
    Mi faccio aiutare a camminare sulla terra coi tacchi (ma quanto è difficile!) arriviamo al centro del prato, che effettivamente è ben protetto dalla strada e separato dal campo da altri arbusti, lui stende la coperta e si sbottona i pantaloni.
    
    “Pagami prima tesoro.” Gli dico io, da prostituta consumata.
    
    “Certo certo.” Tira su i pantaloni, estrae il portafogli e mi da 20 euro, che metto nella borsetta.
    
    “Ottimo, vediamo cosa abbiamo qui…” Mi inginocchio sulla coperta e gli tiro giù i pantaloni e le mutande, ho davanti un cazzo normale e dall’odore molto pulito. Comincio il pompino nel silenzio della natura, si sentono solo i rumori del risucchio e quelli della notte. Lui rimane in ...
    ... silenzio mentre il cazzo gli diventa duro duro, mi mette anche una mano sulla testa per spingermelo più in fondo in bocca.
    
    Ad un certo punto sento prima un rumore e poi chiaramente una voce minacciosa: “Chi è la?”
    
    Smetto il pompino e mi giro verso la voce, verso la zona degli arbusti che da sul campo. La figura nera di un uomo, sembra corpulento, è dall’altra parte del prato. “Cosa fate sporcaccioni? Io chiamo la polizia!”
    
    Alla parola “polizia” il mio cliente va nel panico, si tira su i pantaloni e corre verso la macchina. Io mi rimetto in piedi, ma sui tacchi non posso certo correre.
    
    Può però correre l’uomo che arriva in pochi balzi su di me, è un uomo sulla cinquantina, in carne ma anche muscoloso e mi prende per un braccio. Sento dietro di me il rumore del motore che si accende e la macchina che parte.
    
    Oh, cazzo…
    
    “Cosa facevate qui? Sei una puttana?”
    
    “Io… io sono una trav…”
    
    “Sì lo vedo, sei un uomo vestito da puttana. Devo chiamare la polizia?”
    
    “No, no non intendevamo fare nulla e…” Non so come proseguire, il cleinte è scappato e io sono nel mezzo della campagna con un contadino infuriato.
    
    Silenzio imbarazzante, lui mi guarda, mi squadra anche il corpo, con la mano libera indica la gonna: “alzatela un po’, fammi vedere”.
    
    Io silenziosa mi giro, porgendo il culo ed alzo la gonna per mostrare la mercanzia. Sento una mano che palpa una chiappa, poi l’altra, poi scosta il tanga ed un dito che si infila liscio nel culo, che era già stato scopato e ...