1. Il suocero del mio migliore amico - 1


    Data: 29/08/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    Roberto era il mio migliore amico. Eravamo stati amici fin dalle elementari, da quando ci ritrovammo seduti fianco a fianco nello stesso banco, due bambini spauriti davanti al nostro primo passo nel mondo sconfinato e misterioso dell’universo adulto.
    
    Eravamo praticamente cresciuti insieme: stesso condominio, sia pure piani diversi, famiglie amiche, al punto che i genitori dell’uno erano quasi genitori dell’altro, stessa scuola elementare, stessa scuola media, stesso istituto superiore…
    
    Un’amicizia cresciuta e maturata negli anni, anche se ad un certo punto il mio era diventato un sentimento molto più profondo, molto più intimo: per farla breve, un bel giorno mi ero accorto di guardarlo con un’intensità maggiore del solito, di desiderare la sua presenza con una smania che prima non avevo, di morire dalla voglia di sfiorargli la mano o la coscia, nuda nei pantaloncini estivi.
    
    Cosa mi stava succedendo? E perché a volte, quando ci trovavamo a leggere lo stesso fumetto, fianco a fianco, il braccio dell’uno sulle spalle dell’altro, il pisello mi veniva duro e dovevo affannarmi a nasconderlo, col timore che Roberto se ne accorgesse, insieme ad una gran voglia di toccare il suo?
    
    Non ci misi molto a capire che la mia non era più amicizia, per quanto profonda si possa immaginare, ma era… amore.
    
    Mi ero innamorato del mio migliore amico… ma allora… allora non ero come gli altri… Per carità, non erano più i tempi dei froci e dei culattoni: era il tempo dei gay. Se ne ...
    ... vedevano sempre più spesso in televisione, per cui non era più così traumatico riconoscersi tali. E infatti, per me non lo fu poi tanto, anche perché avevo quel grande amore a riempirmi il cuore, o almeno così mi illudevo che fosse.
    
    Per Roberto, però, non era lo stesso: lui seguiva il percorso prestabilito del giovane maschio “normale”, come allora si diceva. Così, non gli dissi mai niente, mi contentai del calore con cui la sua presenza mi avvolgeva, dei sogni che nutrivano le mie solitarie masturbazioni e via discorrendo.
    
    Certo, i primi tempi fu dura; ma lentamente il fuoco della passione si sopì e subentrò il caldo affetto di un’intima ed affettuosa amicizia.
    
    E fu così che mi fu chiesto di fargli da testimone di nozze. Del resto, chi meglio di me? Oh, intendiamoci, non è che fossi rimasto indifferente, quando mi annunciò che aveva cominciato a frequentare una ragazza, col cazzo! Rimasi a rodermi di rabbia e di gelosia per almeno un paio di mesi, prima di rendermi conto che lui era etero e quello era il suo destino, mentre io ero gay e il mio destino era amarlo e tacere.
    
    Ma poi anche questo rigurgito si sopì e tornai con lui al cameratismo di sempre. Conobbi la sua ragazza: carina, anche se, onestamente parlando, il padre, poco più che quarantenne, era decisamente più apprezzabile di lei, con il suo aspetto gradevole e l’insieme da maschio verace. Quello che non deve chiedere mai… e infatti con me non ce ne sarebbe stato bisogno, perché gli avrei dato tutto io, ...
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