1. Meister


    Data: 26/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Pickingyourmind, Fonte: RaccontiMilu

    ... romantico, spesso così asfissiante. Ci riuscì. Si era sbagliata sulla sensazione iniziale. Ne era felice. Si fece trasportare dalle sue parole, così deliziosamente ironiche e maliziose, fra un sorriso ed un altro. La stava carezzando dove aveva meno difese, la sua mente. E amava cedere, piacevolmente. Poco a poco. Donandosi.
    
    Giulia, intanto, stava in disparte. Altezzosa. Nessuno era interessante per lei. Aspettava, gustandosi un succo di arancia ben fresco. Ignorando gli sguardi e le richieste incessanti. Guardava divertita le due compagne di avventura che stavano cedendo alla passione di una notte. Ricordando le sue. Così deliziosamente inconsuete. Così particolari. Ma non amava parlare della sua vita privata. Mai. Viveva la notte. E sapeva volare, come nessun altro. Aveva conosciuto per caso il Maestro e gli era rimasta amica e amava giocare con lui a carte scoperte. Era come una sua sorella. Nient’altro. L’aveva scelta quella sera. Per guidare le altre alla trasgressione. Solo per quello. Sorrise, pensandolo. Vide Sara avvicinarsi alla donna sconosciuta. Ne era attratta, gli occhi la tradivano. Ed anche le mani, passate mille volte fra i capelli. Presero qualcosa da bere assieme, ridendo fragorosamente. Si stavano scoprendo poco a poco. L’una curiosa dell’altra. Era molto esperta Giulia, di donne e non solo. Anche Sonia si stava divertendo, la osservava mentre come una gatta giocava con il topolino. Per cibarsene.
    
    Il Maestro era intanto alle prese con un rebus, ...
    ... proposto da una nuova deliziosa sconosciuta. Il premio era allettante. Amava la sfida. Il tempo per risolverlo era limitato e questo lo attirava molto. Il termine era stato fissato per l’inizio dell’autunno. Quando le foglie, diventate rosse, sarebbero cadute. I rami spogli avrebbero evidenziato la sua scelta. A cui pensava, adesso, incessantemente. Scosse la testa piano, cacciando il pensiero. Come avrebbe fatto una tartaruga, si rifugiò nel suo guscio. Amava farlo quando si sentiva scoperto nelle emozioni. Era il momento di farle andare sulla spiaggia. Per farle Vivere. Forse per l’ultima volta. Ma faceva ancora tanto caldo. Chissà. Inviò a Giulia un messaggio. Erano le 2 e 30 del mattino, il tempo era volato. Lesse, intuendo il contenuto: – Recupera le due fanciulle, mia cara Giulia. Sai dove condurle – . Recalcitranti le condusse fuori dal locale. Si stavano da poco divertendo, autonomamente. E stavano apprezzando la gioia della libertà, con piacere. Senza saperlo. Quello era lo scopo del loro Maestro. Educarle a Vivere. Come usignoli, le aiutava a crescere e a volare. Per lasciarle libere, se pronte. E Giulia lo aiutava, a volte, osservando e giudicando se erano pronte per volare da sole.
    
    La spiaggia era poco lontana. Si spostarono a piedi. Guidate dalle stelle che brillavano nel cielo e dalla Luna. Una Luna deliziosamente piena. Negli occhi di Giulia, vedendola, si formò una lacrima. Ricordi e rimorsi furono fugati, subito, per non piangere. Le altre la seguivano. ...