1. Meister


    Data: 26/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Pickingyourmind, Fonte: RaccontiMilu

    ... di cuoio che formavano una ciabattina infradito deliziosa, esaltando le unghie laccate di scuro. Giocava con il cellulare. Scrivendo o leggendo messaggi. Chissà. La vide cercare qualcosa nella borsa nera di tessuto. Era un fazzoletto. Mentre puliva gli occhiali, la fissò. Penetrandone lo sguardo, come se la volesse. Chissà. Era sempre stata curiosa delle donne e delle loro passioni. La giovane donna rispose alla sfida con un sorriso malizioso, leccandosi le labbra. Si chiese come sarebbe potuta finire la serata. E le sorrise. Prese il telefono e compose un messaggio anonimo.
    
    In quel momento uno squillo destò l’attenzione del Maestro. Chi poteva essere, nessuno aveva quel numero tranne le deliziose allieve. Era certo non avrebbero mai osato chiamarlo. Chissà, forse qualcuno ha sbagliato a comporre, pensò. Poi lesse il messaggio: – Maestro la sua Sara vorrebbe trasgredire, solo questa volta, alla sua fantasia pensata per me. Posso corteggiare una donna e dopo tornare alla sua fantasia? – . Il Maestro rispose alla deliziosa allieva con un altro messaggio: – Sara, puoi farlo. Hai un’ora di tempo, non di più – Sorridendo, rimise il cellulare nella borsa. Il Maestro aveva detto sì. Poteva farlo. Solo per gioco aveva in passato corteggiato una donna. In chat, magari, coperta dall’anonimato. Sorridendo per le parole. A volte dolci. A volte impetuose. Voleva provare dal vero. Era curiosa. Molto.
    
    Sonia accettò con piacere di agire da sola. Amava farlo. Si sentiva una leonessa e ...
    ... come tale amava cacciare. E di giovani gazzelle era pieno il locale. Un gruppo di amici la fissavano, visibilmente alticci data l’ora e il posto, sorridendole stupidamente. Li ignorò. Non amava perdere tempo con chi non aveva nulla da donarle.
    
    Rivolse la sua attenzione ad un uomo. Alto, imponente, con uno sguardo che la stava spogliando. Non voleva abbassare lo sguardo, non era da lei. Si sentiva nuda, le piaceva se trovava chi sapeva farlo con dolcezza. Maliziosamente, sottilmente. Sorridendo. Accontentò il suo ego maschile, fingendo un rossore ed abbassando gli occhi. Come le piaceva fare la gazzella, per poi mordere come un felino. Lentamente, piano piano, come una deliziosa tartaruga. Aveva occhi scuri come la notte. I capelli erano rasatissimi. Si piaceva. Si avvicinò a lei. Sorridendole. Certo di aver trovato la preda. La sua antilope. Sonia sorrise. Avrebbe cenato. Gazzella anche stasera. Le offrì da bere. Lei propose un Bacardi Breezer al lime. Tornò dal bar con due bicchieri della deliziosa bevanda. Sorseggiando le parlava delle emozioni del mare. Cercando di conquistarla con la dolcezza delle parole. Faceva lo smielato, ma lo scopo era uno solo. Conoscerla nel senso biblico. Volle dare un’altra possibilità all’uomo misterioso. Magari poteva riuscire a farla ridere. Quella era la cosa che faceva breccia nel suo cuore. Saper farla sorridere. Cercò di tirare fuori il suo lato ironico, se lo aveva. Provocandolo con le frasi, maliziosamente. Soffocando quel suo lato ...