1. Tra Vecchio e Nuovo - Zia e Nipote - Capitolo V


    Data: 12/08/2019, Categorie: Incesti Autore: Raccontatore, Fonte: EroticiRacconti

    ... mesi che si era bunkerato nella sua fortezza, tirando su muri, fili spinati e ponendo guardie agli ingressi. Eppure quel che lo spaventava non era fuori da sé, ma dentro di sé. Sentiva il suo corpo cedere giorno per giorno, il suo sangue ribollire nelle sue vene e la sua voglia crescere incessantemente. Ma il suo conscio lottava con le unghie e con i denti per tenerlo bloccato, arenato e intransigente di fronte alle continue velate e sottili avance e allusioni di sua zia. Quella ne era stata una delle tante e più blande. Ma non mancavano volte in cui Rita era ben più esplicita e sopra le righe.
    
    Ma quale famme fatale aveva trovato?
    
    Rita infilò velocemente il pigiama più caldo che aveva mentre un brivido le corse lungo la schiena. Si sentiva insicura e spaventata. Non passava giorno in cui una parte di sé non si pentisse di aver creato quella situazione con suo nipote, ma poi ripensava a tutte le ragioni che aveva per farlo e si rasserenava. Era stata estremamente dura per lei vivere da sola tutti quegli anni. Non erano i partner occasionali a darle la compagnia che cercava, in loro aveva avuto solo temporanei sfoghi. In completa solitudine aveva sempre compiuto le proprie scelte, giuste o sbagliate che fossero. Aveva imparato a vivere autonomamente in un’epoca nella quale per molti il miglior ruolo a cui una donna poteva aspirare era quello della first lady, la moglie dell’uomo più potente al mondo. Ma le cose sarebbero cambiate in futuro, se lo sentiva. Lei era ...
    ... un’eccezione, ma le donne del futuro sarebbero state tutte eccezioni. Le sue idee libertarie erano troppo forti da soffocare e in quella confusione generale che aveva in testa, dal suo punto di vista, suo nipote era solo un ulteriore tassello verso un nuovo modo d’intendere la sessualità. Rita fremeva dal desiderio di averlo per sé, quel bel giovanotto le avrebbe restituito una ventata d’aria fresca e l’avrebbe immersa nuovamente in una giovinezza dalle molli e calde passioni. Sognava ad occhi aperti il reame della sessualità che si dipanava tra loro, coinvolgendoli, eccitandoli e ammantandoli di energie nuove dal gusto del proibito, interdetti languidi desideri dai peccaminosi risvolti.
    
    Rita si sarebbe presa quel che voleva, prima o poi, in un modo o nell’altro, fiaccando giornalmente la reticenza del suo giovane nipote o sarebbe stato quest’ultimo a resistere alle potenti offensive dell’intrigante zia?
    
    Matteo si infilò il giubbotto e uscì di casa salutando sua zia che si trovava ancora in camera da letto.
    
    “Buon lavoro, tesoro.” Replicò lei.
    
    Il ragazzo non ci faceva nemmeno più caso alle parole dolci che lei gli riservava, ma lui si manteneva sempre un po’ distaccato. Una volta scese le scale si infilò nel groviglio di vie della città camminando in direzione del centro, ma con il naso all’insù. Di notte gli piaceva guardare le finestre dei palazzoni che si erigevano intorno a lui per cogliere movimenti da dietro le vetrate e immaginare le attività degli inquilini. Le sue ...