1. Il sorriso di mia moglie - pt.2


    Data: 25/11/2017, Categorie: Tradimenti Autore: cutyourhair, Fonte: EroticiRacconti

    ... disteso. Tu, tocca il suo corpo e afferragli il cazzo. Comincia a fargli una sega, lentamente."
    
    "Avanti, non sai come si fa una sega? Così, da brava. Adesso mettitelo in bocca e succhialo."
    
    Ci fu ancora una pausa.
    
    "Succhia bene, deve diventargli duro. Maledizione, come mai non ti diventa duro? Toccale le tette!".
    
    Ancora una pausa, poi la voce fu quella di Giulio, disperato.
    
    "Non posso! E' la moglie di mio cognato! Non posso!".
    
    La donna con lui era quindi Michela.
    
    "Ti ho detto di stare zitto! Mettiti sopra di lei e scopala!" Adesso il bandito urlava.
    
    Poi sentii un rumore come se qualcuno avesse ricevuto un colpo e fosse caduto a terra. Sentii l'urlo di Michela, un rumore di qualcuno che era trascinato per terra e poi ci fu un botto.
    
    Mi strinsi in me, terrorizzato. Era stato un colpo di pistola, probabilmente indirizzato a Roberto.
    
    Subito dopo sentii i passi di qualcuno vicino a noi, poi di nuovo la voce del capo della banda
    
    "Adesso avete capito cosa vi può succedere se non obbedite alle nostre richieste. Vediamo se con il prossimo va meglio. Questo per esempio, slegatelo e guidatelo in camera."
    
    Quando sentii che qualcuno stava armeggiando dietro alla mia sedia, capii che ero io il prescelto.Cominciai a tremare, ma cercai di non farmi prendere dal panico. Ormai sapevo cosa mi avrebbero chiesto di fare con Michela e cercai di concentrarmi su di lei, senza pensare ad altro. Allontanai da me qualsiasi considerazione di tipo morale, ...
    ... l'importante era salvarsi la pelle.
    
    Mi avevano appena fatto alzare dalla sedia, che dalla camera da letto si sentì un rimbombo come di una persona che era caduta a terra.
    
    "Capo, la donna è svenuta."
    
    "Portatela in sala e cercate di farla rinvenire."
    
    Pensai che Michela non avesse retto allo stress della situazione e soprattutto al pensiero che i banditi avessero ucciso Roberto.
    
    "Slegate questa allora, portate lei in camera."
    
    Il bandito non aveva detto altro e così non capii se la donna che doveva accompagnarmi era mia moglie, Anna o Barbara.
    
    Fui guidato in camera da letto e poi mi tolsero il bavaglio. Io non dissi nemmeno una parola, ricordando quello che era successo a Roberto.
    
    Poi il capo della banda diede gli stessi ordini che avevo già sentito alcuni minuti prima. La donna fu fatta distendere e io fui guidato accanto a lei, chiedendomi di toccare il suo corpo. Dai lineamenti del viso, capii subito che non si trattava di mia moglie e quando arrivai a toccarle le tette, non molto grosse, sapevo che non poteva essere nemmeno Anna.
    
    Ero insomma con Barbara e subito mi tornò l'immagine di lei nuda con il capo della banda che la palpava di fronte al fidanzato. Mentre la mia mano percorreva tutto il corpo della ragazza, cominciai ad eccitarmi. Cercai i suoi capezzoli e cominciai a leccarli e succhiarli, intanto con la mano presi ad accarezzarle la figa. Poi, sempre seguendo gli ordini dei banditi, misi la mia testa in mezzo alle sue cosce e cominciai a leccarla. ...
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