1. Una foto sbagliata cap. 2


    Data: 31/07/2019, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Jarko, Fonte: Annunci69

    ... magari se la cavava con un pompino, Velia era brava in quell'arte, e va a finire che un bel servizio di bocca, sarebbe bastato a spompare Giulio lasciandolo lì con il suo cazzo moscio tra le gambe a vergognarsi come un ladro per non essere riuscito nemmeno a farla godere. Veglia stava tornando il buon umore, stava intravedendo una via d'uscita, certo, doveva pur sempre abbassarsi a fare un bocchino a quello sfigato ma …., quanti pompini aveva fatto nella sua vita? Ed erano tutti uomini fantastici? E mentre li faceva, pensava forse a chi erano? Che carattere avevano? Cosa pensavano di lei? No, mentre aveva il cazzo in bocca Velia si sentiva padrona di tutti quegli uomini perchè sapeva che il loro piacere dipendeva da lei perchè mentre li guardava negli occhi si rendeva conto che li avrebbe fatto fare qualsiasi cosa lei volesse.
    
    Ecco cosa avrebbe fatto, si sarebbe presentata da Giulio con tutta la sua carica erotica stampata in faccia, gli avrebbe tirato fuori il cazzo e l'avrebbe steso con un bel pompino da dieci e lode per poi lamentarsi della venuta precoce e mandarlo affanculo.
    
    La mattina passò veloce, i soliti lavori di casa, un po' di social ed in fine una bella doccia. Si guardò allo specchio, nuda, aveva ripreso fiducia, il piano che aveva in mente le piaceva, anzi, tutta questa situazione stava prendendo le sembianze di una sfida e Velia amava le sfide, soprattutto quelle di sesso. Non valeva la pena fare grandi preparativi per presentarsi ad uno come Giulio ...
    ... quindi decise di vestirsi casual senza troppi fronzoli che avrebbero ottenuto solo il risultato di dargli l'impressione che lei lo facesse per lui, che gli desse importanza, che lo aspettava. Velia voleva dimostrargli che lui era solo un piccolo morto di figa che riusciva a scoparsi una donna solo con il ricatto o al massimo pagando.
    
    Il paese era deserto, in estate con il caldo, alle tre del pomeriggio, nessuno osava sfidare l'afa di luglio per le strade. Giulio era solo, nella sua mansarda infuocata come un forno, era appena uscito dalla doccia ma stava già ricominciando a sudare, il prossimo inverno avrebbe fatto installare un condizionatore. Era sulle spine, non era sicuro che Velia si sarebbe presentata all'appuntamento ma ci sperava. Aveva in mano i fogli stampati con le foto di lei e tutti i passaggi della chat, prima dell'incontro al centro commerciale, non poteva non venire, pensava tra se, deve venire quella troia, -”ho proprio bisogno di avere tra le mani un bel culo da sfondare”-. Giulio viaggiava e sognava ad occhi aperti su quel ben di dio che si sarebbe presentato tra un attimo alla sua porta, su quello che le avrebbe fatto, finalmente, sul suo potere acquisito che gli dava una carica ancora sconosciuta ma che Giulio sapeva che l'avrebbe messo nelle condizioni di poter osare. Osare quello che ancora non conosceva ma che gli piaceva …. tanto. Il campanello suonò.
    
    Velia attendeva il tiro del portone sperando che nessuno la vedesse, le voci corrono e più strada ...
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