1. Emmaus50 – FOLLIE DI UNA NOTTE


    Data: 21/07/2019, Categorie: Cuckold Etero Autore: Emmaus50, Fonte: RaccontiMilu

    FOLLIE DI UNA NOTTE
    
    Come al solito sono pronto con largo anticipo; il che naturalmente infastidisce Emma che, invece, non ha ancora iniziato a prepararsi. La osservo e, come sempre mi accade, non posso fare a meno di ammirarne la sensuale bellezza, mentre si aggira per la camera d’albergo con indosso soltanto la biancheria intima: un paio di impal’pabili, trasparen’tis’sime e succinte mutandine bianche, che nascondono molto meno di quanto mo’stri’no, ed il bustino che le stringe la vita e le sostiene i seni sodi, coprendoglieli però appena appena… anche se non ce ne sarebbe bisogno. &egrave sorprendente ma, nonostante quegli indumenti la lascino praticamente nuda, tanto sono traspa’renti e succinti, la cosa che maggiormente colpisce la mia attenzione &egrave quella sottile striscia di pelle che rimane scoperta tra il bordo inferiore del bustino e l’orlo superiore degli slippini, al centro della quale troneggia il vezzoso ombelico… che mi vien voglia di baciare, di lambire, di leccare…
    
    Oh cavolo, mi sto nuovamente eccitando, nonostante abbiamo fatto a lungo l’amore sotto la doccia… e cre’do che, se i vicini di camera erano nella loro stanza, devono aver ascoltato, sorpresi, un bel programmino.
    
    Nella hall dell’albergo me ne sto seduta su un basso e comodo divanetto in pelle ed osservo Nicola che si agita, forse, un po’ troppo e non posso fare a meno di chiedermi perché sia così teso e nervoso; non riesce a stare seduto per più di un minuto, si alza e va alla ...
    ... reception parlando, nel suo terribile spagnolo (ma &egrave convinto di parlarlo perfettamente!), con il portiere, poi va a guardar fuori attraverso le grandi vetrate, mi si avvicina dicendomi qualche battuta di cui lui stesso ride forzatamente. Se continua così finirà col trasmettere anche a me questa agitazione. Ma poi: &egrave davvero agitazione, nervosismo, tensione… o non piuttosto eccitazione?
    
    Ecco quello che mi fa incazzare: la sua inestinguibile curiosità, la sua sfrenata fantasia, la sua di’sponi’bilità a provare sempre tutto, fino in fondo. &egrave sempre un passo davanti a me… un passo? Dieci, cento, mille passi! Un chilometro, dieci chilometri… anni luce! Mi sento sempre così… stupida?… di fronte alle sue assurde richieste. No, meglio: mi sento stupida, borghesuccia, inadeguata, di fronte alla sua sorpresa quando non voglio seguirlo nei suoi stravaganti e trasgressivi desideri.
    
    Sa che mi vergogno, che mi sento in imbarazzo, che mi pesa, affrontare determinate prove cui lui cerca di sottopormi… e non gliene frega niente, di come mi sento io: lui spinge ed io freno e lui spinge ancora di più, incurante del mio frenare, finché non mi lascio andare a fare quello che lui vuole.
    
    E mi piace! Sempre!
    
    &egrave questo che mi secca, credo: ammettere che, in fondo, lui ha ragione; che mi conosce così bene da sapere, fin dall’inizio, che finirò col provare piacere nel fare quelle cose che penso dovrebbero invece mettermi a disagio… e mi sento così “scoperta”, ...
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